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Congresso della Lega dopo 10 anni, al via l’epoca Maroni

Oggi al via il congresso della Lega nord che servirà non solo per eleggere Maroni nuovo segretario, ma anche per capire quale sarà la nuova strada del Carroccio.
A cura di Antonio Palma
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Congresso della Lega dopo 10 anni, al via l'epoca Maroni

Tutto pronto al forum di Assago per il congresso federale della Lega Nord dopo dieci anni dal primo incontro. Un appuntamento che segnerà il passaggio di testimone tra l'epoca bossiana del Carroccio e la gestione di Maroni, che allo stato delle cose dovrebbe essere l'unico candidato alla segreteria nazionale del partito. L'ex Ministro dell'interno è l'unico che ha raccolto le 120 firme su un totale di 630 delegati, dunque, sarà un vertice pro o contro Maroni. Le spaccature all'interno della Lega sono vive e si fanno sentire ogni giorno con l'ingombrante presenza del vecchio leader Bossi che non ha nessuna intenzione di abbandonare definitivamente il campo.

Maroni unico candidato alla segreteria – Per il momento comunque nessuno sfidante ufficiale a Maroni, né tra gli altri due triunviri, che fin qui hanno guidato il partito, né tra le tante anime del partito che si contrappongono alla visione maroniana. Del resto Bossi ha fatto capire che non c'è spazio per altri al momento e il congresso non è certo nato in maniera spontanea alla ricerca di un rinnovamento, ma a seguito delle note vicende giudiziarie che hanno sconvolto il Carroccio. Sembrano quasi naturale dunque le tensioni e le contrapposizioni che hanno animato la vigilia dell'appuntamento. L'elezione per acclamazione non piace  a molti e al congresso non mancheranno i "casini" come ha confermato lo stesso Maroni, "tradizionalmente, i congressi della Lega sono sempre molto vivaci, ma non abbiamo timori, sarà sempre tutto nell'interesse di far ripartire la Lega" ha detto l'ex Ministro.

Attesa per il discorso di Bossi – Da parte di tutti si sprecano i proclami all'unione della Lega, ma la nuova gestione Maroni lascerà per forza di cose qualcuno per strada nonostante l'ex Ministro abbia promesso nessun repulisti nel dopo congresso. Importante per capire come andrà a finire nella "nuova" Lega saranno anche i nomi dei tre vice che affiancheranno il segretario e la fine che faranno le diverse mozioni presentate, in primis quella indipendentista di Borghezio. Dall'atteso discorso di Maroni e Bossi sapremo se e fino a quanto la Lega cambierà faccia, anche se sono in molti a sostenere che un reale cambiamento, sia nel programma che nelle facce, non è all'orizzonte.

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