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Cleveland: Ariel Castro incriminato per rapimento e stupro

Il 52enne dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona ai danni delle tre donne detenute per anni e della figlia di una di loro, e di stupro nei confronti delle sole tre donne. Nessuna incriminazione invece per i suoi due fratelli arrestati inizialmente insieme a lui.
A cura di Antonio Palma
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Ariel Castro, il proprietario dell'abitazione degli orrori a Cleveland dove sono state tenute prigioniere tre ragazze per dieci anni è stato incriminato dalla polizia per rapimento e stupro. Il 52enne dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona ai danni delle tre donne detenute per anni e della figlia di una di loro, e di stupro nei confronti delle sole tre donne. Le autorità invece non hanno incriminato i due fratelli di Castro, Onil e Pedro, che erano stati arrestati lunedì insieme ad Ariel perché entrambi non sarebbero coinvolti nella vicenda. Le indagini della polizia sul caso che ha lasciato increduli gli Stati Uniti intanto però continuano per risolvere i molti punti oscuri della vicenda. Bisogna chiarire ad esempio quanto aborti ci sono stati in tutti questi anni e le cause per cui sono avvenuti. Gli agenti, che continuano a perquisire la casa di Castro, sarebbero alla ricerca di almeno cinque feti che si sospetta siano sepolti nei dintorni dell'abitazione.

Corde e catene per legare le ragazze – Intanto nelle precedenti ispezioni nella casa-bunker dove erano recluse le tre donne come ha confermato il capo della polizia sono state rinvenuto catene e corde, con cui si ritiene fossero legate le ragazze. Ufficialmente non si sa nulla di quanto è accaduto nella casa dell’orrore ma secondo indiscrezioni  sembra che ogni ragazza vivesse rinchiusa e legata in una stanza diversa e che potessero uscire solo una alla volta. Raramente invece era permesso loro di respirare all’aria aperta nel piccolo giardino del retro anche se il capo della polizia Michael McGrath ai microfoni dell'emittente Nbc ha dichiarato "Credo che ogni tanto venissero rilasciate nel giardino del retro". Per il momento non si parla di torture vere e proprie ma sicuramente le ragazze venivano malmenante continuamente soprattutto in caso di gravidanza e secondo molti venivano usate da Castro come semplici schiave sessuali.

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