Cisl e Uil al Governo: riforma fiscale o vada via
Duro monito dei segretari delle due sigle sindacali, ieri, alla manifestazione nazionale in piazza del Popolo a Roma. Il governo deve fare la riforma fiscale altrimenti "se ne può pure andare a casa” ha detto senza mezzi termini Luigi Angeletti, leader della Uil, che per essere più chiaro ha promesso “È l'ultima volta che la Uil fa una manifestazione di sabato, la prossima si farà di venerdì", promettendo, quindi, uno sciopero generale se il Governo non accoglierà le richieste dei sindacati.
Alla manifestazione, indetta dai sindacati sui problemi del fisco, hanno partecipato, secondo gli organizzatori, circa ottantamila persone provenienti da tutta l’Italia. Il tema principale è stato il taglio della spesa pubblica e la riforma fiscale, che secondo i sindacati non può più essere rimandata.
Esplicite minacce al governo sono arrivate anche dal segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, “Questo è l'ultimo avviso al Governo, bisogna fare la riforma fiscale o si rischia uno scontro politico e sociale” sono state le sue parole. Bonanni ha chiesto all’esecutivo interventi seri e mirati sul fisco, con un forte ridimensionamento della spesa pubblica a vantaggio dei lavoratori. Per Bonanni la lotta principale deve essere contro l’evasione fiscale, per permettere di ridurre le tasse sul lavoro e sulle pensioni.
I sindacati hanno espresso idee ben chiare su come realizzare questa riforma: i costi non dovranno più ricadere solo sulle spalle di lavoratori e pensionati. Esplicite le richieste di tagliare i costi della politica e della burocrazia, lievitati paurosamente negli ultimi anni, con l’invito al Governo al taglio delle spese elettorali, dei finanziamenti ai partiti e dei costi di Comuni, Regioni e Province.
Parole di condivisione sono arrivate dal segretario della CGIL, l’altro grande sindacato italiano, non presente alla manifestazione di ieri. Per Susanna Camusso “non tocca ai lavoratori dipendenti e ai pensionati fare ancora sacrifici”, auspicando una nuova unione sindacale che trovi “una parola d'ordine comune per non penalizzare i più deboli”, cominciando a insistere sulla tassazione delle rendite finanziarie e dei grandi patrimoni.
Parole di plauso alle dichiarazioni dei sindacati sono arrivate anche dai ministri ed esponenti della Lega, Roberto Maroni e Roberto Calderoli che, anche in vista della manifestazione di oggi a Pontida, hanno dichiarato di condividere pienamente la necessità e l’urgenza di una riforma fiscale. Calderoli si è detto pronto anche a scendere in piazza, a fianco dei sindacati e contro il suo stesso Governo, se la riforma non sarà fatta subito.