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Catania, sgominata cellula mafiosa nigeriana con base nel Cara di Mineo: 19 arresti

Operazione della polizia contro il gruppo ‘Supreme Viking confraternity’ coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Catania. In manette 19 persone accusate a vario titolo di organizzazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e violenza sessuale, tutti reati aggravati dell’essere parte di un’organizzazione di tipo mafioso.
A cura di Antonio Palma
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Veri e propri riti di affiliazione, violenze e soprusi sulle vittime e omertà diffusa. Quelli che potrebbero sembrare elementi caratterizzanti della mafia nostrana in realtà erano al centro anche dell'organizzazione criminale formata da un gruppo di cittadini nigeriani che aveva stabilito la sua base all'interno del Cara di Mineo, nel Catanese. È quanto scoperto dagli uomini della Squadra Mobile della polizia etnea al termine di una complessa indagine coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Catania che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di ben 19 persone. Per gli arrestati le accuse a vario titolo sono di organizzazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione, trasporto e cessione di droga e violenza sessuale aggravata. Per tutti è scattata anche l'aggravante dell'essere parte di un'organizzazione di tipo mafioso denominata Vikings o Supreme Vikings Confraternity.

Secondo l'accusa, il gruppo infatti sarebbe stato strutturato gerarchicamente e con compiti e aree di influenza precise e farebbe parta di una organizzazione criminale più ampia operante sul territorio italiano. Le indagini hanno portato alla luce l'esistenza della cellula operante a Catania e provincia, con base operativa proprio presso il Cara di Mineo, dove si era imposta con la forza, anche scontrandosi con gruppi rivali, con lo scopo di avere il predominio nell'ambito delle comunità straniere presenti nel centro di accoglienza per migranti. Il gruppo, attraverso la violenza, aveva creato un forte assoggettamento omertoso tra gli altri ospiti della struttura vittime dei loro affari criminali.

"Grazie alle Forze dell'Ordine e alla magistratura! Da parte mia, ribadisco l'impegno per continuare a ridurre gli ospiti nel Cara di Mineo e in tutti gli altri grandi centri, con l'obiettivo di svuotarli completamente" ha commentato a caldo il ministro degli interni Matteo Salvini dopo essere stato informato dell'operazione e degli arresti nel Catanese. Il centro per migranti da tempo è nel mirino del leader leghista che già aveva annunciato una riduzione degli ospiti  in vista di una chiusura della struttura catanese entro l'anno perché"più grossi sono i centri e più è facile che si infiltrino i delinquenti".

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