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Caso Finmeccanica: crollo in borsa e contratti a rischio in India

Ieri l’amministratore delegato del gruppo industriale italiano, Giuseppe Orsi, è stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale. Il titolo ha ceduto oltre l’8%, e “potrebbe finire sulla ‘blacklist’ e la commessa potrebbe essere annullata”. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa indiano A.K. Antony.
A cura di Biagio Chiariello
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Un anno fa un ciclone (giudiziario) investiva Pier Francesco Guarguaglini. A distanza di poco più di un anno tocca a Giuseppe Orsi. In comune i due hanno il fatto di essere stati numeri uno di Finmeccanica. Orsi era stato nominato a.d. del colosso italiano il 4 maggio 2011 dal ministro Giulio Tremonti e il primo dicembre, pochi giorni dopo l'insediamento di Monti, aveva ottenuto anche la presidenza, con le dimissioni dello stesso Guarguaglini. Giuseppe Orsi, insieme a Bruno Spagnolini, Ceo di Agusta Westland è agli arresti da ieri. L'accusa è corruzione internazionale protratta fino al dicembre 2012. La Procura di Napoli vuole vederci chiaro nella vendita di 12 elicotteri AgustaWestland al Governo indiano (per la quale sarebbe stata pagata una tangente di 51 milioni di euro) e trasferita poi ai pm di Busto Arsizio che ieri hanno emesso l’ordinanza di custodia cautelare per le tre canoniche ragioni che di norma vengono applicate: pericolo di fuga, reiterazione del reato, possibile inquinamento probatorio.

Le ripercussioni sui mercati finanziari si sono fatte sentire.Il titolo cede l'8,4% a 4,36 euro, tanto da costringere l'intervento della Consob, che ha vietato le vendite allo scoperto su Finmeccanica nella giornata per allentare la pressione sul titolo. Lo scandalo che ha colpito l'ad Orsi avrà ripercussioni assai negative, secondo gli analisti di Equita per i quali è sicuro poi l'impatto "sulla reputazione nelle gare internazionali in uno scenario competitivo già peggiorato". E non è certo un caso se oggi l'India si dice pronta a chiudere ogni rapporto commerciale con Finmeccanica e mettere l'azienda nella blacklist "se le accuse di corruzione venissero confermate". A parlare è il ministro della difesa indiano di A.K. Antony: "Cancelleremo il contratto d'acquisto per i 12 elicotteri".  Il ministro ha ricordato che fin dallo scorso anno, quando si è cominciato a parlare di questo casoo, "abbiamo scritto attraverso il ministero degli Esteri ad Italia e Gran Bretagna", ma "non abbiamo ricevuto alcuna informazione da quei governi".

Si diceva che la misure di custodia cautelare nei confronti di Orsi e Spagnolini è stata chiesta anche per il possibile inquinamento probatorio. Come riporta il Sole 24 Ore, nelle carte dei magistrati si legge che "gli indagati, informati dell'esistenza di un'indagine giudiziaria a loro carico (..) si sono attivati nel porre in essere condotte di sovvertimento della genuinità delle prove anche con tentativi di pretesa modifica della linea operativa dell'ufficio inquirente che procede e con l'asservimento o, quanto meno, la ricerca di compiacenze presso i maggiori organi di stampa". Un punto sul quale si sofferma anche Repubblica, evidenziando le parole del gip in merito al caso che coinvolge il secondo gruppo industriale italiano dopo la Fiat: "una campagna di stampa retribuita e compiacente":

Che questo significhi spendere 1 milione di euro per il lavoro di una società di comunicazione (ne parla il 28 ottobre 2012 con il suo addetto stampa, Carlo Maria Fenu). «Correggere e riscrivere» le risposte date in un’intervista a Osvaldo De Paolini del “Messaggero”. Pianificare un salto di immagine parlando con il Financial Times e Sergio Rizzo del Corriere della Sera. O che significhi sollecitare Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, che promette di «intervenire subito» per «fermare il Sole 24 ore » (il 24 novembre 2012 Orsi gli dice al telefono: «Oggi mi sembra che abbia superato il limite»). Anche se l’intervento, ammesso ci sia stato, no avrebbe dato frutti come ha spiegato ieri il direttore Roberto Napoletano («Non abbiamo mai smesso di scavare»).

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