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Caso Aldrovandi, la rabbia del poliziotto: “Noi difendiamo la gente, non l’ammazziamo”

Ecco cosa scrive un agente su un forum della Polizia: “Noi difendiamo la Gente. Non l’ammazziamo. Sia chiaro questo. Preferiamo morire noi per salvare gli altri”.
A cura di D. F.
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Cinque minuti di applausi ai quattro assassini in divisa che hanno ammazzato il giovane Federico Aldrovandi. Poi le prese di distanza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Capo della Polizia, mentre dall'altra parte il segretario generale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) confermava con convinzione: "E’ un delitto solidarizzare con colleghi che consideriamo innocenti? Ero al congresso e ho applaudito convintamente i miei colleghi condannati ingiustamente". Sulla vicenda giorni di polemiche e una rabbia più che comprensibile. Chi rappresenta lo Stato non può applaudire degli assassini e rivendicarlo con orgoglio. Ma in tutta questa storia cosa ne pensano gli agenti di polizia? Cosa dicono coloro che lavorano quotidianamente nelle strade? Si è parlato – forse non a sproposito – di uno spirito di corpo che impediva ai poliziotti la "condanna" verso la provocazione dei colleghi. Forse è vero, ma non mancano eccezioni. Abbiamo spulciato il forum della Polizia Di Stato e trovato, tra i vari contributi, un "editoriale" del funzionario delle forze dell'ordine – nonché direttore del forum – Francesco Di Blasi. Ve lo proponiamo:

Congresso Nazionale del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia. Cinque minuti di applausi per i colleghi "condannati" per l'omicidio di Federico Aldrovandi. Penso questo. Va bene la solidarietà per i colleghi. Va bene la difesa della categoria. Però. Federico era un ragazzo, morto dopo un fermo di Polizia. Non conosco cosa sia accaduto in quell'occasione. Però ci sono stati tre gradi di giudizio e i Colleghi sono stati condannati in via definitiva per quell'episodio.Certo. Penso che come in altri casi analoghi ci sia stata una esagerazione mediatica, un dare addosso al Poliziotto. Però ciò non toglie che un ragazzo e morto. Morto quando era nelle nostre mani. No. Noi difendiamo la Gente. Non l'ammazziamo. Sia chiaro questo. Preferiamo morire noi per salvare gli altri. Ma amici del Sap, quegli applausi, davvero non ci stavano. Lasciatemelo dire questo. Bastano cinque minuti per rovinare una immagine che ci costruiamo da anni. No. Rispettiamo le sentenze. Se i Colleghi hanno sbagliato è giusto che paghino. Facciamo in modo che di questi epidisodi non ne succedano più. Questo è il mio pensiero.

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