Casini: Berlusconi ha devastato i moderati, resterà solo
A Pierferdinando Casini non sono piaciute per niente le parole pronunciate da Silvio Berlusconi nella conferenza stampa di sabato per annunciare il suo ritorno da protagonista sulla scena politica italiana dopo aver già proclamato l'addio. Ai microfoni di SkyTg24 il leader dell'Udc non le manda a dire al suo ex alleato rendendo ormai quasi impossibile l'ipotesi di apparentamento con il Pdl alle prossime elezioni politiche: "Se Berlusconi andrà dritto per questa strada si troverà solo". Come già aveva anticipato ieri, il leader centrista non ha assolutamente gradito la sparata di Berlusconi nei confronti del governo Monti soprattutto l'esplicita minaccia di far cadere l'Esecutivo. "Berlusconi in 24 ore è passato dagli elogi, agli attacchi, alle minacce, ma la politica non ha bisogno di ricatti" ha detto Casini appellandosi al senso del dovere di quella "grande parte di moderati, anche nel Pdl, che non è disposta a mettere a rischio la tenuta del Paese".
La riforma della giustizia andava fatta venti anni fa – "Berlusconi in questi anni ha devastato l'unità dei moderati" ha continuato Casini, sottolineando che il discorso dell'ex Premier pronunciato ieri va sempre nella stessa direzione degli ultimi anni che è quella per la costruzione di "un partito populista di destra che non ha nulla a che fare con il partito popolare europeo e con i moderati". "Oggi sappiamo qual è la rotta e non è questa" ha ribadito Casini che parlando di riforma della giustizia ha ricordato che "andava fatta 20 anni fa" e che ad ogni modo "se il tipo di riforma della giustizia cui pensava Berlusconi è una forma di rivincita contro i magistrati e ad personam sono lieto che abbia ricordato che noi non gli abbiamo permesso di farla". Ancora rivolto a Berlusconi e al suo modo di fare politica Casini ha spiegato che "chi vince le elezioni non è il padrone del Paese, è colui che lo Governa e non può fare quello che vuole come in un'azienda". Il leader dell'Udc però non molla e conferma che "da questa vicenda i moderati possono uscire rafforzati".