Canone Rai, fino al 16 maggio puoi chiedere di non pagare: ecco il modulo e le istruzioni

Come vi abbiamo raccontato, da luglio il canone Rai verrà associato alla bolletta dell’energia elettrica. L’importo complessivo è di 100 euro, in luogo dei 113,5 euro dello scorso anno, e sarà diviso in rate da 10 euro, che saranno addebitate da gennaio a ottobre. Per quest’anno, nella bolletta di luglio sarà addebitato l’intero importo da gennaio a luglio.

Ricordiamo che il canone Rai deve essere pagato da chiunque detenga un televisore o un altro apparecchio adattabile alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive (anche se si corrisponde un abbonamento con una pay tv satellitare o via cavo), ma solo nella propria casa di residenza anagrafica. Chi ha seconde e terze case, dunque, non rischia di pagare più volte il canone Rai. Bisogna sottolineare, però, che se due coniugi hanno residenze diverse, dovranno comunque corrispondere due volte la tassa.

Chi non pagherà il canone Rai

Dal pagamento sono esonerati i cittadini che hanno più di 75 anni e un reddito inferiore ai 6713 euro annui,  nonché i militari delle Forze Armate Italiane (ovviamente solo per quel che riguarda “ospedali militari, case del soldato, sale convegni e circoli ricreativi”, mentre per gli alloggi privati non vale l’esenzione), i militari della NATO, gli agenti diplomatici e consolari e i rivenditori o riparatori di apparecchi televisivi. C'è poi la possibilità di chiedere l'esenzione, dichiarando con apposita autocertificazione di non essere obbligati al pagamento della tassa.

Come fare per non pagare il canone Rai

Tocca all’utente segnalare all’agenzia delle Entrate di non essere in possesso di un apparecchio televisivo, tramite una apposita dichiarazione sostitutiva da inviare tramite raccomandata, senza busta, a questo indirizzo: Agenzia delle Entrate, Ufficio Torino 1 Sat, Sportello abbonamenti tv, Casella Postale 22, 10121 – Torino.

I moduli per la dichiarazione sostitutiva di esonero e l’istanza di rimborso dal pagamento del canone TV sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate e devono essere spediti entro il 16 maggio 2016 (il termine è stato prorogato dopo lo stop del Consiglio di Stato al primo decreto attuativo del Governo).

Tutte le dichiarazioni successive alla data del 16 maggio varranno solo per il prossimo anno, dunque l’utente sarà tenuto a corrispondere l’intero importo annuale della tassa. Ogni certificazione ha durata annuale e deve essere rinnovata anno dopo anno.

Cosa succede se non si paga il canone Rai

In caso di morosità sarà il gestore del servizio elettrico a comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inadempimento. L’Agenzia prenderà in carico il caso e avvierà l’azione di recupero, oltre a far partire la sanzione amministrativa per il ritardo nel pagamento della tassa (in caso di ritardo inferiore a 30 giorni un dodicesimo dell’importo del canone; se superiore a 30 giorni la sanzione è di un sesto per ogni semestre; se superiore a sei mesi si pagano anche gli interessi di mora, nella misura dell’uno percento a semestre). In alcun caso potrà essere tagliata la fornitura elettrica.

Come compilare la dichiarazione sostitutiva per il canone Rai

Sono essenzialmente due le cose da tenere a mente nel compilare la dichiarazione sostitutiva per non pagare il canone Rai (che può essere inviata anche telematicamente all'Agenzia delle Entrate). Se non si è in possesso di un televisore o se in passato si è chiesto il "suggellamento" dell'apparecchio, bisogna compilare il quadro A; se si intende segnalare la presenza di altra utenza elettrica su cui addebitare il canone, allora va compilato il quadro B. Il modulo, in ogni caso, è molto intuitivo: