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Campobasso. Detenuto tenta di evadere, poliziotto gli punta pistola alla testa: sospeso

Il 37enne, originario della provincia di Roma, recluso per rapina e furto, a seguito di una patologia era stato autorizzato all’uso delle grucce. Ad un certo punto ha tentato la fuga, uno degli agenti lo ha malmenato e gli ha puntato la pistola alla testa. Ora è arrivato il primo provvedimento nei suoi confronti da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
A cura di Biagio Chiariello
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Un uomo, detenuto nel carcere di Campobasso, ha tentato di evadere, ma è stato subito bloccato dalla polizia penitenziaria. La notizia però non è questa. Ma riguarda piuttosto la modalità di fermo con tanto di schiaffi, calci e pistola puntata alla testa. Tre agenti contro una persona. Ed ora nei confronti di uno dei poliziotti è arrivata la prima decisione del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria (DAP): sospeso dal servizio. Per il periodo della sospensione gli verrà garantito un assegno alimentare pari a metà dello stipendio, oltre agli eventuali assegni per carichi di famiglia. “Nei confronti dell’agente penitenziario che ha puntato la pistola alla fronte del detenuto, svolti gli accertamenti necessari, saranno immediatamente presi i provvedimenti del caso”, era stato il commento di Francesco Basentini, capo del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, commentava il video che riprendeva i momenti immediatamente successivi alla cattura del detenuto che aveva tentato la fuga dall’ospedale di Campobasso dove era stato accompagnato per una visita medica. Ed ora i provvedimenti sono stati adottati. Si è reso opportuno procedere “anche prima che sia esaurito o iniziato il procedimento disciplinare – si legge nel decreto di Basentini – al fine di tutelare immediatamente sia l’ordinato svolgimento dell’attività dell’Amministrazione sia il prestigio, l’imparzialità e l’immagine della stessa”.

Il sindacato dà la colpa allo stress degli agenti

Il sindacato degli agenti di custodia aveva evidenziato che le cause della reazione del poliziotto fosse lo stress. “Il filmato diffuso in queste ore – per Aldo Di Giacomo, segretario regionale del Sindacato Polizia Penitenziaria – è parziale e non ricostruisce esattamente quanto è accaduto: il detenuto che ha tentato la fuga ha aggredito l'agente penitenziario colpendolo ripetutamente con una stampella. Le immagini, invece, mostrano solo la parte finale e la reazione che è venuta dopo la fuga”. Una reazione maturata dunque in una clima di stress, per “turni massacranti e condizioni di lavoro difficili” che caratterizzerebbe l'attività del personale “come denunciamo – ha rilevato il sindacalista – da sempre e che non va lasciato solo come intendiamo fare anche in questa circostanza. Invitiamo, pertanto, i media a non farne un’occasione di attacco strumentale alla Polizia Penitenziaria ma a ricostruire esattamente i fatti mettendoli in guardia da non generare disinformazione e confusione perché ci sono ogni giorno uomini e donne in divisa che svolgono il proprio lavoro al servizio dello Stato con impegno, professionalità e a rischio di aggressioni e della incolumità personale”.

La condanna di Antigone Molise

Diversa invece la tesi di Antigone Molise. "L'episodio accaduto fuori dal carcere di Campobasso è quanto mai grave e stigmatizzabile. Apprezziamo l'iniziativa del Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria che prontamente ha avviato gli accertamenti necessari sul fatto e un'eventuale azione disciplinare nei confronti dell'agente della polizia penitenziaria coinvolto", ha commentato Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. Che legge la vicenda in questo modo: “Al rientro da una visita medica in ospedale un detenuto ha provato ad evadere. Prontamente raggiunto da alcuni agenti di polizia penitenziaria è stato fermato. Tuttavia, benché l'uomo pare fosse disarmato e non opponesse alcuna resistenza, al momento del fermo uno dei poliziotti intervenuti ha estratto la pistola di ordinanza e, caricatala, ha puntato la stessa più volte al volto del detenuto, mentre i colleghi tentavano di riportarlo alla calma. Le immagini di questo episodio sono state immortalate in un video amatoriale".

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