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Calcio scommesse: perquisizioni e arresti. Manette per Mauri, indagini su Conte

Blitz della polizia all’alba: 19 arresti e 30 perquisizioni. Manette per il capitano della Lazio, blitz nel ritiro della Nazionale: indagato e perquisito Criscito. Indagato il tecnico juventino.
A cura di Redazione
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Controlli della polizia a Coverciano

"Last Bet", ultima scommessa: non è il nome di una agenzia ma quello dell'inchiesta sul calcioscommesse che sta facendo luce sul marcio nel mondo del pallone. Oggi dall'alba la polizia è entrata in azione a Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna: uomoni del Servizio Centrale Operativo (Sco) stanno eseguendo 19 provvedimenti restrittivi e numerose perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di appartenenti ad una organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio. Tra gli arrestati figurano il capitano della Lazio Stefano Mauri e il calciatore del Padova Omar Milanetto. I destinatari dei provvedimenti devono rispondere "di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva".

L'operazione non è che una nuova parte dell'inchiesta, sempre condotta dalla Polizia di Cremona coadiuvata dallo Sco, conclusasi, lo scorso dicembre con la cattura di 17 altri indagati, tra i quali i giocatori ed ex giocatori di calcio Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Alessandro Zamperini e Luigi Sartor.  Si riferisce di perquisizioni anche nell'abitazione dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte, e a Coverciano, nel ritiro della nazionale. Fra gli indagati vi sarebbe anche l'azzurro Domenico Criscito, giocatore dello Zenit San Pietroburgo.

Nello scorso anno (giugno) le manette erano scattate per altre 16 persone, fra cui l'ex calciatore e nazionale Beppe Signori e altri (Marco Paoloni, Vincenzo Sommese, Marco Micolucci. In corso di esecuzione anche 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati, a titolo diverso, per i suddetti reati, deferiti in stato di liberta'. Si tratta di calciatori di serie A e serie B, tecnici e dirigenti di società professionistiche coinvolti. Secondo quanto appurato dagl inquirenti per conto del gruppo criminale transnazionale, i giocatori italiani – militanti in serie A, B, Lega Pro, avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio sul territorio italiano per truccare le partite di calcio. Arresti si stanno effettuando anche in Ungheria nei confronti di 5 esponenti del gruppo facente capo al boss singaporiano Tan Seet Eng, colpito da provvedimento restrittivo, nel dicembre scorso, e ritenuto il capo dell'organizzazione internazionale dedita al match fixing. La polizia è entrata anche nel cuore del calcio italiano, il centro federale di Coverciano lì dove c'è il ritiro degli azzurri ed eseguito la perquisizione per  Criscito.

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