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Bimbo down abbandonato, si difende il padre adottivo: “Non sapevamo di lui”

Nega di aver abbandonato Gammy, il bambino down affetto da una grave malformazione al cuore, la coppia di australiani che aveva pagato per avere un figlio da una madre surrogata in Thailandia. La donna aveva dato alla luce due gemelli e loro avevano preso sola la bambina sana.
A cura di Susanna Picone
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La storia del piccolo Gammy, raccontata nei giorni scorsi dalla donna che lo ha portato in grembo per nove mesi, ha commosso il mondo. È la storia di un bambino affetto dalla sindrome di Down e nato con una grave malformazione al cuore che potrebbe ucciderlo. Ed è la storia di un bambino nato in Thailandia da una madre surrogata che era stata pagata da una coppia australiana 15mila dollari. La madre, una giovane di 21 anni che ha già due figli e viene da una periferia povera di Bangkok, ha scoperto dei problemi del piccolo Gammy quando era incinta ma si è rifiutata di abortire per motivi religiosi. Così ha dato alla luce due gemelli, una femminuccia sana e il piccolo Gammy. E la coppia di australiani, stando a quanto ha raccontato la madre surrogata, avrebbe abbandonato il bambino perché malato portando via solo la sorellina sana. Ma ora è lo stesso padre australiano a difendersi dalle accuse: l’uomo nega infatti di aver abbandonato Gammy. Stando a quanto raccontato dal padre ai media australiani, il medico della clinica in cui ha partorito la madre thailandese avrebbe detto ai genitori adottivi che era nata solo una bambina, la gemella di Gammy. Per questo loro avrebbero portato a casa solo lei.

La versione dei genitori australiani di Gammy

Quando poi lui e la moglie avrebbero provato a ricontattare l'agenzia tramite la quale avevano trovato la madre surrogata si sarebbero sentiti rispondere che non esisteva più. L’uomo ha anche dichiarato di aver avuto diversi problemi con quell’agenzia attraverso la quale aveva “affittato” l’utero della donna thailandese. “Neanche comprò il latte per Gammy, mentre lo comprò per la sorella”, ha raccontato invece la madre surrogata parlando dell’uomo. Quel che è certo è che per il piccolo Gammy è scattata una gara di solidarietà mondiale. Il sito “Hope for Gammy” creato appositamente per raccogliere fondi ha già attirato circa 200mila euro. In queste ore il bambino, che ha sei mesi, è ricoverato in ospedale per un'infezione polmonare.

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