1.022 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Beppe Grillo: “Il flop del M5S? Ma quanto vino avete bevuto per scriverlo?”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle torna sul voto delle Europee: “Abbiamo 17 europarlamentari da zero, siamo nati solo nel 2009. Poi avverte: “È solo una questione di tempo. Poi tutto cambierà e ai partiti e ai loro media asserviti non resterà che piangere”.
A cura di Redazione
1.022 CONDIVISIONI
Immagine

L'intervento video con il quale Beppe Grillo aveva commentato il risultato delle elezioni europee del 25 maggio aveva riscosso non poche approvazioni. Nell'ammettere un risultato ben al di sotto delle aspettative, il capo politico del Movimento 5 Stelle aveva comunque tranquillizzato i suoi militanti, spiegando di non avere la minima intenzione di fare un passo indietro e di ritenere che sia solo una questione di tempo prima della trasformazione del M5S in forza di Governo. Oggi, a mente fredda, Grillo torna sull'argomento, mostrandosi molto meno conciliante e decisamente più determinato. Nella sua lettura, non ha molto senso parlare di sconfitta clamorosa del Movimento, dal momento che si tratta di una creatura giovane, a confronto del Pd che "pur con continui cambi di nome esiste dal dopoguerra" e che in ogni caso la pattuglia grillina nelle istituzioni si amplia notevolmente.

E a finire nel mirino sono ancora una volta i giornalisti:

Dopo le autoflagellazioni, le richieste di autocritica, il maalox, le dimissioni chieste a Grillo senza specificare peraltro da quale carica da miracolati della politica usciti allo scoperto, forse è il caso di cercare un minimo di obiettività e di realismo nel valutare il risultato elettorale. Il M5S ha oggi 17 europarlamentari da zero, è il secondo partito del Paese e il primo movimento, ha, per ora, un nuovo sindaco e partecipa a 12 ballottaggi in città importanti come Livorno, Modena, Fano e Civitavecchia, oltre 500 nuovi consiglieri comunali. Il M5S è nato nell'ottobre del 2009, il Pd, pur con continui cambi di nome dal dopoguerra, allora si chiamava Pci. Per una mutazione completa dovrebbe chiamarsi PDC (Partito democratico cristiano), un preludio al nome finale, DC, per chiudere il cerchio. I nipotini di De Mita, i selfie storici di Renzie e di Letta e di Alfano con De Mita sono rintracciabili in rete, hanno fagocitato la sinistra come un pitone inghiotte un topo e il bello che è i post comunisti sono pure contenti. La nostra affermazione, anche se non possiamo nascondere che volevamo arrivare prima del PD, è stata trasformata in una sconfitta storica, una Caporetto, una Waterloo. Ma quanto vino (scadente) bevono prima di scrivere? Il M5S è qui per restare e per contare in Europa. Siamo la prima forza di opposizione in Italia (l'unica in realtà dopo decenni), in attesa di diventare forza di governo. La maggioranza relativa degli italiani che hanno tra 18 e 29 anni vota M5S. E' solo una questione di tempo. Poi tutto cambierà e ai partiti e ai loro media asserviti non resterà che piangere.

1.022 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views