Bambole gonfiabili, il business del futuro. L’imprenditore: “Mi chiedono pure quelle di bambine”

Sergi Prieto, 27 anni, è uno dei soci di Lumidolls, società spagnola che importa, vende, affitta a domicilio e mette a disposizione sex doll che sembrano umane all’interno di un vero e proprio bordello a Barcellona. Quando ha inaugurato la sua attività ha assicurato che avrebbe soddisfatto “ogni tipo di fantasia”. Tuttavia ci sono alcune richieste che proprio non può accordare: due delle più diffuse riguardano gli stupro e chi chiede “bambole con sembianze di bambini”. Per quanto ammetta che ci sono “molti” fornitori in grado di accontentare anche queste esigenze. “Per noi si tratta di una questione etico. Non lo facciamo e non lo faremo mai” spiega al Daily Star. "Potremmo anche farlo, ma non si tratterebbe di promuovere un comportamento malsano". Secondo una recente ricerca della Foundation for Responsible Robotics il sesso libero con una bambola con un robot potrebbe incoraggiare l'oggettivazione delle donne, gli abusi, gli stupri e la pedofilia.

Lumidolls era stata aperta per la prima volta in una zona turistica delle Ramblas, ma è stato costretto a spostarsi dopo le proteste dei locali. La sua posizione ora segreta e viene rivelata solo ai clienti che entrano in contatto online con la società. Le sex dolls – ha spiegato Prieto a Vanity Fair– si dividono in tre categorie: quelle basiche che sono carine ma non possono essere riscaldate e non interagiscono in alcun modo, quelle di categoria intermedia che si riscaldano e volendo possono anche gemere, e infine i modelli deluxe: belle e con il cervello, ovvero un computer installato nella testa che consente alle bambole di gestire limitate conversazioni, per ora solo a tema sessuale. Ciò che cambia tra le tre categorie è fondamentalmente il prezzo: 80 euro mezz’ora, 100 un’ora (125 per il modello riscaldato). Per adesso ciò che manca sono le relazioni sociali ed emotive con le bambole, ma Prieto è certo che presto “avremo anche quelle”. Il fondatore di Lumidolls ha intenzione di espandere l'attività in tutto il mondo, Italia compresa. Gli studi dell’imprenditore l’avrebbero convinto che il nostro mercato italiano è pronto per la novità e trattandosi di oggetti – al pari di sex toy – l’attività sarebbe perfettamente legale.