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Bambino soffocato a Napoli, 38 minuti per l’ambulanza. La testimonianza: “Perché era faccia a terra”?

L’ambulanza dell’Ospedale Cardarelli ha impiegato 38 minuti ad arrivare, pur distando poco più di un chilometro. Inoltre il bambino sarebbe stato trovato in aula con la faccia a terra dopo i primi soccorsi del personale della scuola: perché?
A cura di Davide Falcioni
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ambulanza napoli

E' l'ora di pranzo per i bambini della Scuola Materna Minucci di Napoli. Patrizio Castiglia, un bimbo di 4 anni, prende come tutti gli altri il suo piatto, ma mentre mangia un pezzo di mozzarella gli ostruisce le vie respiratorie. I primi soccorritori presenti gli praticano la  manovra di Heimlich nel tentativo di salvarlo dal soffocamento, e contemporaneamente chiamano il 118: l'ospedale Cardarelli dista poco più di un chilometro, quindi l'ambulanza dovrebbe arrivare dopo pochissimi minuti.

cardarelli

Tuttavia i soccorritori dell'ospedale Cardarelli impiegheranno ben 38 minuti ad arrivare. Nel frattempo il piccolo viene portato al pronto soccorso dal titolare di una vicina cartoleria che, accortosi che qualcosa non andava, entra nella scuola materna, prende il bambino e lo trasporta verso l'ospedale, dove però Patrizio arriverà già privo di vita.

Testimoni raccontano che il titolare della cartoleria, appena arrivato nell'aula, avrebbe visto il bambino disteso con la faccia a terra. Si tratta, con ogni evidenza di una posizione innaturale per chi sta soffocando: oltretutto la  manovra di Heimlich prevede, in ultima istanza, di praticare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca qualora le vie respiratorie non fossero state liberate. Insufflazioni e compressioni – secondo quanto spiegato da un addetto della Croce Rossa (guarda il video) – vanno fatti "fino allo sfinimento fisico del soccorritore, fino alla ripresa dei segni di circolo o fino all'arrivo dei soccorsi avanzati". L'aria insufflata, infatti, anche se in gran parte non passa per via dell'ostruzione, può comunque favorire in piccola parte la ripresa della respirazione.

Tre domande dunque sorgono all'indomani di questa tragedia: per quale ragione l'ambulanza ha impiegato 38 minuti ad arrivare, quando la distanza tra scuola materna e ospedale è di poco più di un chilometro? Perché il bambino era rivolto con la faccia a terra? Al piccolo sono stati praticati massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca al termine della manovra di Heimlich?

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