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Guerra in Ucraina

Zelensky fa pace con Draghi e annuncia che Italia è d’accordo sull’esclusione della Russia da Swift

Tra Zelensky e Draghi c’è stato un chiarimento questa mattina, dopo l’incomprensione di ieri. Il presidente ucraino ha twittato: “Mi ha detto che l’Italia appoggerebbe l’esclusione della Russia da Swift”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tra Zelensky e Draghi il malinteso è stato chiarito. Dopo la mancata telefonata di ieri, con l'annuncio del presidente italiano e la risposta più che piccata dell'omologo ucraino, tra i due Paesi si è tornati a dialogare. Non è un segreto che in queste ore Zelensky stia contattando uno a uno tutti i leader dei principali Stati occidentali per chiedere aiuto. Oggi, sostanzialmente, ha ricominciato il giro: spera di ottenere sostegno di qualsiasi tipo, in primis militare. Il presidente ucraino è tornato anche a chiedere con forza l'ingresso del suo Paese nella Nato, e anche nell'Unione europea. Sono tutte ipotesi che, ovviamente, al momento non sono percorribili.

Il presidente ucraino ha annunciato il colloquio telefonico tenuto con Mario Draghi questa mattina attraverso un tweet: "È l'inizio di una nuova pagina nei rapporti tra i nostri Stati, Ucraina e Italia – ha scritto Zelensky – Draghi in una conversazione telefonica ha detto che appoggerebbe l'esclusione della Russia dal sistema di pagamento Swift e la fornitura di assistenza alla difesa". Poi ha insistito: "L'Ucraina deve entrare a far parte dell'Unione europea" .

Non è un segreto che lo sfogo di ieri di Zelensky, che aveva attaccato duramente Draghi fraintendendo le sue parole in Aula, era dovuto anche alla delusione da parte del presidente ucraino sulla reazione europea – ritenuta debole – alla guerra scatenata da Putin. Zelensky aveva puntato il dito contro Draghi: "La prossima volta sposto la guerra per parlare con lui – ha twittato sempre ieri – qui le persone stanno morendo".

Bisogna capire come e se si concretizzeranno questi annunci che continua a dare Zelensky tramite il suo account Twitter. Sembra veramente difficile che truppe Nato o di Paesi Nato possano andare a combattere in Ucraina, ma allo stesso tempo anche i rifornimenti militari potrebbero essere considerati un affronto da Putin e generare una nuova escalation. Più facile che si prosegua solo sulla strada delle sanzioni, ma sull'esclusione della Russia dal sistema Swift continuano a esserci dubbi.

Poche ore dopo il tweet di Zelensky è arrivato anche il commento di Draghi: il presidente del Consiglio ha telefonato oggi al presidente dell'Ucraina – hanno fatto sapere da Palazzo Chigi – per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell’Italia di fronte all'attacco della Federazione Russa. Zelensky "ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli". Draghi "ha ribadito a Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift". E inoltre "ha detto che l'Italia fornirà all'Ucraina assistenza per difendersi".

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