10.537 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Zangrillo: “Tutti parlano di una seconda ondata, io credo invece che il virus si possa fermare qua”

In merito a una seconda ondata il professor Zangrillo va controcorrente rispetto a molti suoi colleghi: “Tutti dicono questo, io credo invece che il virus si possa fermare qua. Sono un inguaribile ottimista: credo che abbiamo il 50% di possibilità che il coronavirus se ne vada”.
A cura di Davide Falcioni
10.537 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Usa una metafora da meteorologo il professor Alberto Zangrillo, Prorettore dell’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano, per descrivere la situazione dei contagi da coronavirus in Italia: "In questo momento tutti gli indicatori volgono al bello e, al di là di qualche perturbazione, il tempo è dominato dall’anticiclone. Significa che la capacità del virus di produrre malattia è uniformemente scomparsa nel contesto nazionale. È un’evidenza dalle cartelle cliniche". Mentre il Ministero della Salute segnala che l'indice Rt è aumentato in Veneto, Emilia Romagna e Lazio, regioni nelle quali sono stati individuati e circoscritti alcuni focolai, lo scienziato appare ottimista e in un'intervista al Corriere della Sera ribadisce quanto dichiarato anche nelle scorse settimane, cioè che lockdown, distanziamento e mascherine hanno contribuito ad abbassare la carica virale del virus: "L’interazione tra Sars-CoV-2 e l’ospite ha prodotto un cambiamento che ci ha favorito".

Mentre molti virologi sostengono che dovremmo aspettarci una seconda ondata Zangrillo va controcorrente: "Tutti dicono questo, io credo invece che il virus si possa fermare qua. Sono un inguaribile ottimista: credo che abbiamo il 50% di possibilità che il coronavirus se ne vada. Se così non fosse, quel che temo di più è aver perso tempo a organizzare strutture e infrastrutture invece di rimettere in equilibrio il rapporto tra l’ospedale e il territorio. Chi lavora sul territorio e in prima linea negli ospedali deve pretendere che gli ammalati vengano ricoverati subito, perché quel che abbiamo capito è che, in assenza di una terapia specifica, le cure che abbiamo devono essere adottate con tempestività". Almeno in Italia il covid-19 "circola in modo benigno" e limitatamente ai focolai: "Ha esaurito la sua forza letale, perché sta facendo quello che fanno tutti i virus, cioè adattarsi al suo ospite. Probabilmente nella sua evoluzione adattativa sta anche modificando alcune sue caratteristiche. Questo non vuol dire che sia mutato, ma qualcosa sta accadendo a livello delle proteine di superficie del virus: le stesse modificazioni che lo rendevano molto letale tre mesi fa, adesso lo rendono meno aggressivo".
«».

10.537 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views