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Vigevano: consigliere della Lega rutta in aula, il consiglio viene sospeso

Quando il sindaco della cittadina pavese ha preso la parola, Michele Cavazzana lo ha interrotto in una maniera non proprio consona ad un’aula consiliare. Gesto di protesta o spiacevole inconveniente? Fatto sta che la seduta è stata sospesa tra le polemiche.
A cura di Redazione
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Fossimo stati al cinema a guardare l'ultimo cinepanettone, non ci sarebbe stato alcunché da meravigliarsi. Invece, l'increscioso episodio di cui da notizia La Provincia Pavese, si è consumato stamattina in Aula consiliare di Vigevano. La riunione del consiglio comunale della cittadina lombarda è stata caratterizzata da scontri molto accessi tra le forze di opposizione – Pd, Pdl e Civiltà vigevanese – e la maggioranza leghista. Tanto accesi che forse qualcuno ha pensato bene di sdrammatizzare in un modo tutto suo. Con un rutto, «molto sonoro, probabilmente amplificato dall’acustica dell’aula» scrive il citato quotidiano locale.

Autore del fattaccio è il consigliere del Carroccio vigevanese, Michele Cavazzana, che in realtà “ha aperto bocca" (provocatoriamente) proprio mentre parlava il sindaco Andrea Sala. Nato a Pettorazza 62 anni fa, Cavazzana è un pensionato, il cui titolo di studio è la «Licenza di Scuola Media Inferiore». Segni particolari: è il consigliere più anziano dell'opposizione leghista vigevanese. E forse in virtù di questo suo status che Cavazzana ha creduto che gli fosse concesso anche ruttare in un Aula. Ma c'è chi non l'ha presa bene. «Nell'imbarazzo generale – continua La Provincia Pavese – interviene un cittadino, dalla platea, e grida “questo è un consiglio comunale, non un porcile” e Cavazzana risponde in malo modo. Caos, proteste, le forze d’opposizione abbandonano l’aula, il presidente del Consiglio, Matteo Loria, interrompe e chiude la seduta, quando mancano venti minuti a mezzanotte». Ma la notte porta consiglio e il mattino dopo Cavazzana si rende conto di aver sbagliato. Ecco le sue scuse ufficiali protocollate in Comune: «per stanchezza ho ceduto a un comportamento non consono all'aula, totalmente involontario. Pertanto, sono a chiedere scusa a tutti i presenti in Consiglio». Comico sì, ma meglio il cinepanettone.

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