Vieri truffato dalla banda delle case di lusso

C'è anche l'ex calciatore della nazionale Christian Vieri tra le 26 persone truffate da un banda composta da sei persone che si spacciavano per procuratori, commercialisti dello Ior e persino magistrati millantando agganci di alto livello nelle istituzioni, dal Parlamento alle forze dell'ordine passando per il Vaticano. La gang secondo gli inquirenti convinceva i malcapitati a versare ingenti somme di denaro dietro la prospettiva di aggiudicarsi a prezzi stracciati appartamenti di inestimabile valore al centro di Roma attraverso aste immobiliari truccate. Dietro la scusa che bisognava "ungere le ruote" per vincere le finte aste, il gruppo infatti avrebbe intascato diversi milioni di euro. Nella rete dei truffatori tra il 2001 e il 2006 era finito anche Vieri assieme al fratello Massimiliano e alla madre Christiane Rivaux.
I reati contestati – Attraverso la madre del calciatore, che amministrava i beni del figlio, a Vieri infatti fu spillata l'enorme cifra di 2 milioni e 900mila euro, mentre il fratello ci ha rimesso altri 100mila euro. Ora la procura capitolina ha chiuso le indagini a carico dei componenti della banda di truffatori e ha chiesto il rinvio a giudizio per i protagonisti del raggiro. Le accuse a vario titolo vanno dal reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa al millantato credito, dalla contraffazione di atti pubblici alla sostituzione di persona, anche se molti di questi reati rischiano di finire in prescrizione.