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Vibo Valentia, arrestato per truffa il sindaco di Nardodipace

Romano Loielo, 43 anni, sindaco di Nardodipace, è stato arrestato per una truffa da 100mila euro ai danni di Unione Europea, Stato e Regione Calabria.
A cura di D. F.
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Romano Loielo, 43 anni, sindaco di Nardodipace (Vibo Valentia), è stato arrestato e posto ai domiciliari con l'accusa di truffa aggravata. L'uomo, appuntato della Guardia di Finanza, è il primo cittadino di un comune di 1.200 abitanti noto per essere il "più povero d'Italia": i residenti, infatti, hanno il reddito pro capite più basso del paese. L'operazione, condotta dai carabinieri, ha portato all'arresto di altre tre persone, mentre altre 12 dovranno presentarsi alla polizia giudiziaria: tra queste anche un assessore comunale e la moglie del sindaco.

A Loiello e agli altri due imputati è stata contestata una truffa da 100mila euro ai danni dell'Unione Europea, dello Stato e della Regione Calabria. Per l'accusa, gli indagati si sarebbero appropriati di fondi pubblici finalizzati all'organizzazione di corsi di formazione per la creazione di posti di lavoro. In realtà che Romano Loiello non fosse esattamente una garanzia era noto da tempo: è stato eletto sindaco dopo essere stato dichiarato incandidabile. L'amministrazione comunale, guidata dallo stesso Loiello, era stata sciolta nel 2012 per presunte infiltrazioni mafiose. Il sindaco aveva tuttavia presentato ricorso alla Corte d'appello di Catanzaro, che lo aveva accolto, consentendogli così di ricandidarsi e di essere rieletto nella tornata amministrativa del 2013.

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