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Verona revoca la cittadinanza a Saviano. “Provvedimento bavaglio a favore del pensiero unico”

Gli era stata data la cittadinanza onoraria della città di Verona nel 2008 per il suo impegno contro la criminalità, ma ora l’onorificenza gli è stata tolta con 20 voti a favore. Dietro questa scelta, ci sarebbero le sue posizioni su argomenti come le droghe leggere o la politica adottata dalla Lega nei confronti dei migranti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Verona ha revocato la cittadinanza onoraria allo scrittore Roberto Saviano. La richiesta era stata presentata un anno fa dal consigliere comunale leghista Alberto Zegler e secondo il giornale L'Adige, la mozione di revoca sarebbe passata con 20 voti a favore. La motivazione principale, secondo l'opposizione, starebbe nelle troppe critiche dello scrittore al leader della Lega, Matteo Salvini.

Prima del voto, il consigliere comunale di Sinistra in Comune Verona in Comune, Michele Bertucco, aveva dichiarato che "i meriti dello scrittore vengono annullati perché il suo pensiero non è in linea con l'ideologia leghista. Nella prima versione dell'accusa, la motivazione era la forte contrapposizione a Matteo Salvini per il caso del sequestro delle navi di migranti. Nella seconda versione si fa riferimento invece alla netta presa di posizione di Saviano sulla liberalizzazione delle droghe". Secondo il consigliere, Zegler avrebbe un'idea di "Verona bigotta" e insieme ad altri consiglieri della stessa linea politica, vorrebbe mettere al bando "tutti i ragionamenti o le proposte su temi controversi". Il consigliere Bertucco, dopo la votazione, ha postato sul suo profilo Facebook la foto con l'esito del voto. A commento dell'immagine, scrive ironicamente "risolti tutti i problemi di Verona: revocata la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Miserie del consiglio comunale di Verona".

Zegler lo aveva attaccato sulle sue posizioni politiche, definendolo "irrispettoso dei suoi avversari politici e provocatorio". "Nessuno mette in discussione il suo impegno contro la camorra – aveva detto – ma il suo delirio egocentrico lo porta ad attaccare rappresentanti del popolo colpevoli di avere un'opinione diversa dalla sua su più temi: dalle droghe leggere all'immigrazione". Della stessa linea anche il presidente del Consiglio comunale e parlamentare di Fratelli d'Italia Ciro Maschio. "Nel 2008 appoggiai la concessione della cittadinanza onoraria – dice -. In questi anni non vi è stato comunque alcun rapporto tra Saviano e questa città, abbiamo assistito solo ad una serie di insulti senza contraddittorio a più soggetti".

La risposta di Saviano

Sui social, lo scrittore ha commentato quanto accaduto con un lungo post. "Cari amici veronesi, da oggi non sono più un vostro concittadino. – scrive nella sua pagina ufficiale di Facebook -Nella giornata di ieri il Consiglio comunale della città di Verona – con i voti di Lega e Fratelli d'Italia – ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria che mi era stata conferita nel 2008. Questo provvedimento non riguarda solo me, ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi. "Non è nostro concittadino chi non la pensa come noi", ecco cosa vuole dire. Ma Verona è molto meglio dei guitti che la rappresentano ora in Consiglio comunale: esiste una città che so essere aperta e plurale, contrariamente a come certe amministrazioni si sforzino di rappresentarla.Ed è drammatico che questa delibera arrivi mentre le altre attività del Consiglio – forse prioritarie – sembrano essere bloccate da giorni, e mentre Verona è l’ottavo comune italiano per numero di contagi.Anche se ufficialmente non sono più un vostro concittadino, continueremo comunque a scambiarci opinioni anche quando non saremo d'accordo, a proporre soluzioni anche quando saranno scomode e a vigilare sull'operato dei nostri amministratori anche quando saremo controcorrente: perché è questo che fanno i cittadini".

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