Venezia verso l’obbligo di prenotazione per i turisti: la sperimentazione dall’estate

La Pasqua ha segnato un record nel settore del turismo per l'Italia. Venezia in particolare ha fatto il pienone di visitatori, con numeri quasi inediti riportati dalla stampa locale: almeno 160mila visitatori nella giornata di sabato, 140mila domenica e 100mila circa a Pasquetta. Numeri che sono stati accolti con gioia dagli esercenti, ma che se mal gestiti possono portare la città nel caos. Per questo il tema delle prenotazioni per la visita della città è tornato centrale nelle ultime ore: il sindaco Luigi Brugnaro nella giornata del 18 aprile ha parlato di obbligo per i turisti a partire dalla prossima estate. "In tanti hanno capito che la prenotabilità delle visite è la strada giusta per gestire meglio il turismo" ha scritto su Twitter Brugnaro, rallegrandosi per i numeri registrati nei giorni di Pasqua
Venezia sarà la prima a sperimentare la prenotazione preventiva per accedere al centro. "I primi al mondo" ha specificato il sindaco, che ha poi sottolineato che la sperimentazione partirà dalla prossima estate. Per arrivare in città i visitatori dovranno prenotarsi tramite un'apposita piattaforma online. Dopo due anni di sofferenze dovute alle restrizioni anti-Covid, però, è fondamentale che tutto funzioni per il meglio per evitare di perdere affluenza.
Lo ha affermato anche l'assessore al Turismo Simone Venturini. "In sostanza chiunque arriverà a Venezia nei prossimi mesi prenoterà sull'apposito sito. Sono ovviamente esclusi i residenti della Città metropolitana ma non i veneti – ha spiegato Venturini -. Partiamo in via sperimentale ed è chiaro che saranno necessari aggiustamenti e integrazioni. Questa però è l'unica strada possibile". Il controllo e la registrazione di chi entrerà a Venezia è reso possibile dalla smart control room collocata nel quartiere Tronchetto. Le prenotazioni sono già attive, ma al momento sono gratuite: dal prossimo anno sarà invece obbligatorio il pagamento del contributo di accesso. Al vaglio del consiglio comunale anche l'ipotesi di introdurre sanzioni per chi bypasserà le prenotazioni. La misura non ha però a che fare con gli introiti economici: secondo l'amministrazione locale, infatti, i soldi delle prenotazioni sarebbero molto inferiori a quanto potrebbe guadagnare la città con un afflusso libero. Si tratta però di una strada da percorrere per rendere gestibile l'ingente numero di visitatori.