Vaticano: si dimette Revisore voluto dal Papa, nuova crisi nelle finanze della Santa Sede

Nuovo scossone a sorpresa nelle finanze del Vaticano. Nelle scorse ore infatti si è dimesso a sorpresa il Revisore Generale della Santa Sede, Libero Milone, dopo appena due anni dall'assunzione dell'incarico, che per statuto invece dura cinque anni. Una scelta per nulla attesa fuori le mura Vaticane ma della quale si discuteva probabilmente già da qualche tempo visto le dimissioni sono state subito accolte dal pontefice, lo stesso che aveva voluto Milone alla guida dei conti del Vaticano dopo i recenti scandali finanziari e le fughe di notizie.
Nello scarno comunicato con cui è stata diffusa la notizia dell'addio di Milone, 68enne ex presidente e amministratore delegato di una delle maggiori società mondiali di consulenza, il Vaticano ha fatto sapere solo che si è trattato di un addio avvenuto "di comune accordo" senza specificare alcuna motivazione dietro il gesto. Secondo indiscrezioni, dietro la decisione ci potrebbe essere un'inchiesta relativa allo stesso Milone, mentre altri ancora ipotizzano un altro Vatileaks con fuga di notizie.
L'unica cosa certa, però, è che il lavoro del Revisore Generale non è mai stato facile in Vaticano e Milone da tempo era entrato in rotta di collisione con altri uffici pontifici a causa di richieste di chiarimenti e documenti ma anche di metodi mal visti da qualche prelato. Di lui si era parlato già qualche mese dopo la sua nomina, quando gli fu violato il computer. Fu proprio la sua denuncia alla Gendarmeria che diede il via a Vatileaks 2 nel quale non fu coinvolto. Ora la Santa Sede ha spiegato che sarà avviato quanto prima il processo di nomina del nuovo Responsabile dell'Ufficio del Revisore Generale, ma non sarà facile trovare un sostituto alla guida di un ufficio tra i più delicati del Vaticano