Vaccino Covid, chi lo farà per primo e come sarà possibile vaccinarsi
Mancano ormai meno di quattro giorni all'avvio di quella che gli esperti hanno definito "la più grande campagna di vaccinazione della storia dell'umanità". Da domenica 27 dicembre in contemporanea in tutta Europa verranno somministrate le prime dosi di vaccino Pfizer/BioNTech, il primo approvato dall'EMA (Ente Europeo per i Medicinali) e ieri anche dall'AIFA (l'Agenzia Italiana del Farmaco). I due istituti di vigilanza hanno giudicato il siero non solo efficace ma anche sicuro: un risultato che solo qualche mese fa sembrava impossibile visto che normalmente occorrono anni prima che un vaccino possa essere commercializzato.
Chi saranno i primi a vaccinarsi
Le prime dosi di vaccino andranno a circa un milione di operatori sanitari: medici, infermieri e oss ogni giorno in "prima linea" nella lotta alla diffusione dei contagi, dunque molto più esposti al rischio di contrarre il Covid. La priorità sarà di chi lavora nei pronto soccorso, nei reparti di terapia intensiva, pneumologia, in quelli di malattie infettive e agli operatori che si muovono sul territorio a bordo delle ambulanze. Subito dopo toccherà agli ospiti delle strutture assistenziali come Rsa e case di riposo, la categoria che ha pagato il prezzo più alto e in cui sono stati registrati la stragrande maggioranza dei morti. La prima fase di vaccinazioni dovrebbe concludersi entro il mese di gennaio o poco dopo. A seguire toccherà al resto della popolazione, sempre dando la priorità ai soggetti più a rischio, ovvero quelli più avanti con l'età e con patologie pregresse.
Vaccino anti-covid, non sarà possibile prenotarsi
Almeno nella prima fase della campagna di vaccinazione non sarà necessario prenotarsi: medici e infermieri che intenderanno immunizzarsi verranno chiamati e dovranno recarsi in uno dei centri dedicati sul proprio territorio. Gli ospiti di Rsa e case di riposo invece riceveranno la somministrazione direttamente nella struttura da parte di personale sanitario formato. Nei primi mesi si procederà così, poi si arriverà al resto della popolazione e in quel momento si potrebbe optare per un sistema di prenotazione. Entro la fine della primavera se non si verificheranno intoppi milioni di persone saranno vaccinate.