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Covid 19

Vaccino anti-Covid, Italia contro Pfizer: Avvocatura dello Stato presenta una diffida per i ritardi

L’Avvocatura di Stato ha inviato una diffida formale alla casa farmaceutica per invitarla “ad adempiere ai propri obblighi contrattuali” sulla consegna di dosi del vaccino covid. Si tratta di un primo passo formale ma se no ci sarà risposta il commissario Arcuri nelle prossime ore valuterà ulteriori azioni contro la casa farmaceutica sia in sede nazionale che europea.
A cura di Antonio Palma
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Si accende sempre di più lo scontro tra Italia e Pfizer per i ritardi nelle consegne dei vaccini anti covid che hanno imposto un sostanziale stop alla campagna vaccinale nel nostro Paese. Nelle scorse ore infatti l'Avvocatura di Stato ha inviato una diffida formale alla casa farmaceutica per invitarla "ad adempiere ai propri obblighi contrattuali relativi alla mancata consegna di dosi destinate alla campagna di vaccinazione". Un passo ampiamente annunciato dal Governo italiano e dallo stesso commissario all’emergenza covid Domenico Arcuri per conto del quale si sono mossi gli avvocati.

Commissario all'emergenza pronto ad azioni legali

Si tratta di un primo passo formale ma fuori dalle aule di tribunale che potrebbe però portare a un vero e proprio scontro legale tra le due parti se la situazione non verrà risolta a breve. Come fa sapere lo stesso ufficio del Commissario, nei prossimi giorni infatti si valuteranno "ulteriori azioni da intraprendere a tutela della regolare prosecuzione della campagna di vaccinazione, sia in sede nazionale che europea”. Si tratta dunque al momento più di una sorta di pressione su Pfizer affinché ristabilisca i quantitativi promessi all’Ue al momento dell’accordo siglato con la commissione europea e non dilati ulteriormente gli invii, rischio che ancora incombe nonostante le rassicurazioni.

Il contratto tra Pfizer e l'Ue e le consegne a lungo termine

Insomma Arcuri si prepara a una causa civile con richiesta di danni chiamando in causa anche la Commissione europea per avviare una controversia. La strada appare comunque difficile visto che, secondo quanto emerso, Pfizer nel contratto avrebbe sempre indicato consegne su base trimestrale e non settimanale. Arcuri però punta sugli accordi tra l’azienda e la stessa struttura commissariale, in cui venivano elencati nel dettaglio il numero delle dosi spedite per ogni settimana. Numeri largamente disattesi che hanno fatto sbottare lo stesso Arcuri: "Stanno trattando i 27 Paesi europei come dei poveracci". A rendere le cose più complicate la comunicatone con cui è arrivato l’annuncio dei ritardi, pochi giorni prima delle consegne e con la scelta di decidere in autonomia a quali regioni ridurre le dosi.

Arcuri: "Noi pensiamo che Pfizer al momento sia inadempiente"

“Ci sono molti modi di dimostrare gli inadempimenti. Certamente noi pensiamo che Pfizer al momento sia inadempiente. Dal punto di vista contrattuale la fornitura dei vaccini è molto semplice. L'Unione europea con i produttori del farmaco ha sottoscritto un contratto in nome e per conto dei 27 Stati membri. Inoltre, ogni Stato membro, quindi anche l'Italia, ha sottoscritto dei contratti derivati rispetto al contratto generale. Sul contratto generale dell'Ue ci sono quantità, termini, scadenze per la consegna e questi sono richiamati anche nei contratti dei vari Paesi" ha spiegato Arcuri. "I ritardi sulla consegna dei vaccini ci sono stati comunicati il venerdì per il lunedì successivo. Parliamo di ritardi insopportabili, imprevisti e soprattutto inaccettabili. Faremo ogni cosa per seguire le responsabilità di chi ha sbagliato. Agli italiani ora interessa che arrivino i vaccini, non i soldi. Di sicuro se non dovessero arrivare entrambe le cose sarebbe grave" ha concluso il Commissario.

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