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Usi il cellulare mentre guidi? Rischi il sequestro del telefonino

Per contrastare il fenomeno dell’utilizzo di smartphone e cellulari alla guida, a Torino stanno sperimentando il sequestro del dispositivo in caso di incidente, allo scopo di acquisire prove relative alla condotta del conducente che ha provocato un incidente. Il sequestro, però, è previsto solo in caso di omicidio stradale o lesioni.
A cura di Charlotte Matteini
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cellulare guida

Da molti anni ormai il codice della strada prevede una sanzione per chi utilizza il cellulare alla guida. L'uso del telefonino mette in pericolo la propria e l'altrui incolumità e per questo motivo l'articolo 173 del codice dispone il divieto, per il conducente, "di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore", consentendo però l'utilizzo di viva-voce o auricolari che permettano al guidatore di avere le mani libere per poter condurre il veicolo in sicurezza. Nel caso l'automobilista dovesse violare il divieto disposto dal codice della strada, è prevista una multa  che varia da 160 fino a 646 euro. In caso di reiterazione della violazione nel corso dello stesso biennio, è inoltre prevista la sospensione della patente da uno a tre mesi.

I dati Istat dimostrano che l'utilizzo di smartphone e cellulari alla guida, soprattutto usati per chattare e rispondere ai messaggi, è uno dei comportamenti più sanzionati dalle forze dell'ordine, oltre a essere molto spesso causa di incidenti stradali. Secondo le rilevazioni di Polizia di Stato e Carabinieri, nel 2015  l'uso di smartphone alla guida ha causato 48.524 infrazioni al Codice della strada, il 20,9% in più rispetto all'anno precedente. Gli incidenti mortali sono passati dai 1.587 del 2014 a 1.627 nel 2015. Per cercare di arginare il fenomeno e consentire una corretta acquisizione delle prove in caso di incidente stradale, le forze dell'ordine adesso possono richiedere il sequestro del dispositivo elettronico utilizzato durante la marcia, in modo tale da disporre dello smartphone o cellulare per verificare se davvero la causa dell'incidente provocato dal conducente coinvolto possa essere l'utilizzo del telefono alla guida.

Proprio pochi giorni fa, a Torino, la Polizia, per la prima volta in assoluto in Italia, ha disposto il sequestro del cellulare di un automobilista per verificare se al momento dell'impatto il trasgressore stesse utilizzando o meno il telefonino. Il nucleo di investigazione scientifica della polizia municipale ha provveduto a ritirare e analizzare i dispositivi in possesso del guidatore e attivare un'indagine forense per risalire ai dati che permettono di comprendere se davvero l'automobilista fosse intento a chattare, telefonare o navigare su internet al momento dell'incidente. Per provvedere al sequestro del cellulare e alla conseguente analisi del contenuto, deve però verificarsi un'ipotesi di reato quale l'omicidio stradale o lesioni. In caso contrario, il sequestro non può essere disposto.

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