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News sull'omicidio del 19enne Mahmoud a Genova

Ucciso e mutilato perché aveva denunciato irregolarità sul lavoro, il pm: “Premeditazione e crudeltà”

Mahmoud Abdallah sarebbe stato ucciso per futili motivi “con crudeltà e premeditazione”. Secondo la Procura di Genova, i due colleghi della barberia di Genova in cui il 19enne aveva lavorato, lo avrebbero assassinato in seguito alla sua denuncia alla Guardia di Finanza. Il ragazzo stava per andare a lavorare da un barbiere concorrente.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Mahmoud Abdallah
Mahmoud Abdallah
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Secondo la Procura di Genova, l'omicidio di Mahmoud Abdallah sarebbe stato premeditato. La Procura contesta a Kamel Abdelwahab, detto Tito, e ad Abdelwahab Ahmed Gamal Kame, detto Bob, anche gli abietti e futili motivi. Il 19enne era stato trovato morto, con la testa e le mani mozzate, la scorsa estate al largo di Santa Margherita Ligure (Genova).

Ora la pm Daniela Pischetola ha chiuso le indagini e inviato l'avviso ai legali difensori dei due indagati. Secondo quanto reso noto, i due avrebbero cercato di far rimbalzare le responsabilità: Tito era stato sentito per primo e aveva dato la colpa al collega Bob, ammettendo però di aver agito perché il 19enne, che aveva lavorato per loro nella barberia di Sestri Ponente a Genova, li voleva denunciare.

La chiusura delle indagini arriva dopo il deposito delle perizie sui cellulari dei due. Secondo quanto reso noto, Mohamed Alì, detto Aly, titolare della barberia in questione e mai indagato, avrebbe detto al dipendente di cancellare le chat poche ore dopo il delitto. Secondo quanto reso noto, il titolare della barberia era andato in Egitto il 26 giugno dopo un'ispezione della Guardia di Finanza avvenuta il 19 giugno nel suo salone. Durante i controlli, il 19enne aveva denunciato irregolarità nella gestione dei lavoratori.

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L'omicidio, con conseguente mutilazione, sarebbe stato dunque una vendetta per quanto denunciato alla Guardia di Finanza. I carabinieri hanno infatti scoperto che la mattinata del 23 luglio, poche ore prima di essere ucciso, il giovane aveva ricevuto diverse telefonate dal titolare dell'attività nella quale aveva lavorato e dal collega Bob. In una delle telefonate, Aly aveva chiesto alla vittima di andare a Sestri per ricevere i soldi della liquidazione che gli spettavano per la cessazione del rapporto di lavoro.

Il 19enne infatti aveva deciso di andare a lavorare per un barbiere concorrente a condizioni e paga migliore, con un regolare contratto di lavoro. Il giovane si sarebbe quindi recato in buona fede nell'appartamento dei due colleghi, Tito e Bob, dove poi sarebbe stato ucciso a coltellate e fatto a pezzi con una mannaia acquistata poche ore prima dell'incontro in un negozio.

Il corpo del 19enne era poi stato messo in un trolley e portato a Santa Margherita, dove i due killer si sono sbarazzati del capo mozzato e delle mani.

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