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Uccise la moglie con un mattarello, dopo un mese è già fuori dal carcere

Lo scorso 27 giugno Roberto Colombo, un medico oculista di Legnano, uccise a colpi di mattarello, dinanzi ai figli, la moglie 39enne Stefania Cancelliere. Dal 1° agosto l’assassino ha lasciato il carcere per essere trasferito in una clinica “per motivi di salute”.
A cura di Susanna Picone
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Lo scorso 27 giugno Roberto Colombo, un medico oculista di Legnano, uccise a colpi di mattarello, dinanzi ai figli, la moglie 39enne Stefania Cancelliere. Dal 1° agosto l’assassino ha lasciato il carcere per essere trasferito in una clinica “per motivi di salute”.

L’omicidio di Legnano ai danni della 39enne Stefania Cancelliere fu tale da scuotere tutta una città che, in una giornata d’estate, si trovò ad assistere all’ennesima, terribile, tragedia in ambito familiare. Era il 27 giugno quando Roberto Colombo, un medico oculista, rincorse la moglie lungo le scale del palazzo nel quale vivevano fino a raggiungerla nell’atrio e a infierire su di lei con un mattarello che avevo preso in cucina. Le ferite furono tali che Stefania Cancelliere, madre di tre figli, morì il giorno successivo in ospedale. Il medico (i due erano in attesa del divorzio) fu ritrovato sotto choc, con l'accusa di omicidio finì nel carcere di San Vittore.

Ma dopo poco più di un mese quel carcere l’ha già lasciato, una notizia che ha naturalmente indignato i familiari della donna uccisa e l’intera città del milanese. Roberto Colombo dallo scorso 1° agosto è, infatti, agli arresti domiciliari in una clinica privata “per motivi di salute”. I giudici hanno accolto l’istanza della difesa stabilendo che per il medico non c’era più l’esigenza della custodia cautelare in carcere per cui, in attesa del processo, potrà trascorrere le sue giornate in una clinica. E ora sono in tanti, soprattutto i familiari di Stefania, a dirsi delusi dalla giustizia dopo aver appreso la notizia dei domiciliari per Colombo. Quella dei giudici, secondo troppi, è stata una decisione “scandalosa” perché un assassino dovrebbe restare in carcere e non uscirci dopo poco più di un mese da un terribile delitto.

Già in passato Colombo era stato denunciato dalla moglie – Il fratello della donna, come riporta Repubblica.it, si chiede per esempio perché il magistrato non abbia disposto almeno una perizia sulle condizioni di salute dell’uomo, fidandosi solo della documentazione dei suoi legali? E se anche avesse avuto bisogno di cure perché non dargli assistenza in carcere? E perché nessuno ha pensato prima a tutelare Stefania che da tempo aveva denunciato quello che sarebbe diventato il suo omicida? In passato, infatti, Colombo era stato anche interrogato per le denunce di stalking rimediate da sua moglie, ma la situazione non era apparsa poi così grave.

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