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Turista fa un selfie agli Uffizi a Firenze ma inciampa e urta quadro del Seicento: “Tela danneggiata”

Un turista per farsi un selfie è inciampato in un quadro del Seicento esposto per una mostra agli Uffizi di Firenze. La tela è stata danneggiata ma verrà risistemata entro pochi giorni, mentre il visitatore verrà denunciato.
A cura di Ida Artiaco
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Ha provato a fare un selfie ma è indietreggiato troppo ed è inciampato sfondando un quadro del Settecento. È successo oggi agli Uffizi di Firenze dove un turista ha danneggiato – per fortuna in modo lieve, il dipinto intitolato "Ritratto di Ferdinando de' Medici gran principe di Toscana", del Nicoletto, al secolo Niccolò Cassana, datata 1690.

L'opera normalmente conservata a Palazzo Pitti, in questi giorni è esposta agli Uffizi alla mostra 2 "Firenze e l'Europa. Arti del Settecento agli Uffizi".

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Il museo, come riporta Il Corriere della Sera, ha spiegato che la tela ha riportato "lievi danni" – nello specifico presenta uno squarcio all'altezza del piede destro del Gran Principe Fiorentino, è già stato rimosso per l'intervento di risistemazione. Potrà tornare in mostra già nei prossimi giorni e li rimarrà fino al termine dell’esposizione, fissato per il prossimo autunno. Intanto, il visitatore è stato identificato e secondo quanto si spiega, verrà denunciato ai carabinieri.

"Oggi un turista volendo fare un meme davanti a un dipinto, indietreggiando in posa come il principe dei Medici ritratto ha urtato la superficie dell'opera. Il problema di visitatori che vengono nei musei per fare meme o scattare selfie per i social è un dilagante: porremo dei limiti molto precisi, impedendo i comportamenti non compatibili con il senso delle nostre istituzioni e del rispetto del patrimonio culturale", ha detto il direttore degli Uffizi Simone Verde.

Solo qualche giorno fa un episodio simile si era verificato a Palazzo Maffei a Verona, dove un turista si è seduto per una foto sulla sedia Van Gogh realizzata dall'artista Nicola Bolla, costituita da centinaia di Swarovski, spezzandola. Il video di quanto successo era stato diffuso sui social: "Non una semplice informazione o condanna – ha spiegato la direttrice Carlon – , ma la volontà di Palazzo Maffei di rendere questo grave evento un'occasione di riflessione per tutti. L'arte va sì amata e goduta, ma rispettata sempre".

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