Tronchetti Provera indagato per ricettazione

La procura di Milano ha chiuso un'inchiesta a carico di Marco Tronchetti Provera che risulta indagato per ricettazione, in merito a un episodio legato alla vicenda dei dossier illegali. L'episodio risale al 2004, quando era in corso una battaglia per il controllo di Brasil Telecom tra la società italiana e alcuni fondi di investimento: il presidente di Pirelli avrebbe preso dei dati dal computer di un dipendente dell’agenzia investigativa Kroll, attraverso un'operazione di hackeraggio messa in atto dagli uomini della Security di Telecom. Secondo l'accusa, i file e i dati "sarebbero stati illegalmente intercettati e poi sottratti alla Kroll" e Tronchetti sarebbe stato informato della natura di tali dati da Giuliano Tavaroli, all'epoca capo della security di Telecom. L’inchiesta è stata condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo che a questo punto dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio.
Il presidente della Pirelli era stato iscritto nel registro degli indagati nel novembre del 2011 per ricettazione, concorso nelle intrusioni informatiche per l'attività del "Tiger Team" di Giuliano Tavaroli e Fabio Ghioni e corruzione internazionale, in relazione a 26 milioni di euro che sarebbero stati pagati da Telecom tra il 2002 e il 2006 al mediatore brasiliano Naji Nahas e inseriti in contabilità in una posta chiamata "conto del presidente". Le ultime due accuse, però, non compaiono nella chiusura delle indagini e dunque sono state "stralciate" in vista forse di una archiviazione. Tronchetti Provera ha sempre respinto queste accuse, sostenendo al contrario di essere stato lui a denunciare i fatti al centro dell'inchiesta.