Trento, mamma no-vax non vuole che figlia si vaccini, 13enne si rivolge al Tribunale: ok a prima dose

La ragazzina di 13 anni era determinata a vaccinarsi contro il Covid-19 nonostante l'opposizione della madre no-vax. La piccola quindi ha deciso di rivolgersi al tribunale di Trento che ha messo la parola fine alla vicenda. La bimba infatti potrà ottenere la sue dosi di vaccino anti-Covid: già il 3 gennaio ha potuto mettersi in fila per la prima inoculazione. Di conseguenza, quindi, per volere del giudice potrà ottenere il Green Pass. La bambina aveva manifestato l'intenzione di vaccinarsi davanti al padre. L'uomo, separato dalla moglie, aveva appoggiato la sua scelta ma la donna non aveva voluto sentire ragioni. La madre si era dichiarata contraria nonostante il tentativo, portato avanti da due persone, di aprire un dialogo.
Il padre della ragazzina ha invece ricevuto in risposta una diffida scritta che di fatto gli intimava di non autorizzare la bambina a conseguire le sue dosi di vaccino. Per questo l'uomo ha voluto rivolgersi a un avvocato per sottoporre il caso al tribunale, come da volontà della figlia 13enne. Tutto, racconta al quotidiano Il Dolomiti, per far rispettare la volontà della bambina. Il giudice ha ascoltato le sue ragioni privatamente, senza quindi la presenza della madre o del padre. Subito dopo ha letto ai genitori e ai rispettivi legali il verbale nel quale si riporta la netta volontà della 13enne che vuole, in modo non condizionato, sottoporsi alle dosi di vaccino anti-Covid. Il tribunale ha per questo motivo dato il via libera alla vaccinazione anche in assenza del consenso della madre. Le argomentazioni della donna sono state infatti ritenute prive di fondamenta scientifiche e figlie semplicemente della paura. Casi simili si sono verificati in tutta Italia con l'inizio delle vaccinazioni anti Covid. Sono stati infatti diversi gli adolescenti che hanno sottoposto la loro decisione di vaccinarsi al tribunale in completa opposizione rispetto a quanto scelto dai genitori.