Trento, festa di laurea in villa: multati sette ragazzi, non indossavano neanche le mascherine

La tesi di laurea è stata discussa con i docenti in modalità "smart", cioè collegato dal computer di casa, ma la festa che è seguita ha visto la partecipazione di invitati in carne ed ossa, che hanno infranto i divieti di assembramento imposti dal governo per contenere l'emergenza coronavirus. È accaduto a Riva del Garda, dove in seguito alla segnalazione fatta da un cittadino i carabinieri sono intervenuti: dapprima increduli e convinti che l'invito a rispettare il distanziamento sociale fosse stato compreso, i militari hanno invece dovuto constatare che effettivamente un gruppo di giovani stava festeggiando a bordo piscina in una villa.
I carabinieri, nell’avvicinarsi alla recinzione dell’abitazione, hanno sentito musica ad alto volume ed hanno quindi deciso di entrare per controllare: in un angolo, su un tavolino accanto alla piscina, hanno visto un sistema di amplificazione e a pochi metri una tavola imbandita, con sette persone che, seppur in forma ridotta, stavano festeggiando una recente laurea, conseguita alla Bocconi di Milano, da un 25enne arcense.
La festa, seppur partecipata da pochi giovani, violava le norme restrittive. Infatti, oltre che per il movimento dai rispettivi domicili o residenze, in assenza di condizioni di necessità o urgenza, gli invitati erano sprovvisti di mascherine. L'allegria per il bell’evento è stata interrotta, i sette sono stati tutti multati e a nulla sono valse le giustificazioni addotte. La festa di laurea, dunque, si è rivelata più amare del previsto.