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Covid 19

Trecentootto medici e infermieri al lavoro senza vaccino: denunciati in 135

Trecentootto tra medici, infermieri e operatori sanitari hanno continuato a lavorare senza essersi vaccinati contro il Covid-19. È quanto emerge da un’indagine condotta da carabinieri dei Nas.
A cura di Davide Falcioni
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Trecentootto tra medici, infermieri e operatori sanitari hanno continuato a lavorare senza essersi vaccinati contro il Covid-19. È quanto emerge da un'indagine condotta da carabinieri dei Nas finalizzata a verificare il rispetto dell'obbligo di immunizzazione tra i lavoratori e le lavoratrici del comparto sanitario. L'attività di controllo, avviata nel mese di novembre, ha permesso finora di monitorare 6.600 posizioni e di evidenziare, a oggi, 308 figure professionali del settore sanitario che – come recita una nota dei militari – "svolgevano la propria attività sebbene inadempienti all'obbligo di vaccinazione per la prevenzione del Covid-19".

Tra questi, i NAS individuato e deferito alle Procure della Repubblica 135 tra medici, odontoiatri, farmacisti, infermieri e altre figure ritenute responsabili di esercizio abusivo della professione per aver proseguito lo svolgimento delle proprie attività nonostante fossero oggetto di provvedimenti di sospensione emessi da Autorità sanitarie e relativi Ordini. I carabinieri in questo contesto hanno eseguito chiusure e sequestri di 6 studi medici e dentistici nonché di 2 farmacie, al cui interno svolgevano l’attività professionisti già sospesi.

Tra gli interventi effettuati dai militari dei Nas si segnala il caso di una dermatologa di un centro medico di Novara, impegnata nello svolgimento della propria attività professionale sebbene già destinataria di provvedimento di sospensione, emesso dal competente Ordine, per inottemperanza al previsto obbligo vaccinale. Sono inoltre stati inoltre denunciati due odontoiatri torinesi, anch'essi sospesi ma ugualmente al lavoro. In provincia di Messina scoperto e sanzionato un dirigente medico operante presso la Guardia Medica in possesso di green pass scaduto di validità per non essersi sottoposto alla terza dose di vaccino anti Covid-19. In Trentino individuati due medici in servizio presso una clinica di otorinolaringoiatria di Bolzano che continuavano a svolgere l’attività lavorativa nella struttura senza aver ottemperato all’obbligo vaccinale. In Emilia Romagna deferita in stato di libertà una dottoressa, appartenente ad uno studio associato di Medici di Medicina Generale in San Giorgio Piacentino (PC), sorpresa a svolgere la propria attività nonostante fosse in possesso di certificazione verde non valida.

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