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Torino, partorisce e poche ore dopo discute una tesi di laurea in architettura da 110 e lode

Alle 3.21 di ieri, 26 marzo, Antonella Capizzi ha partorito la piccola Gaia; poi, una manciata di ore più tardi, alle 11, ha discusso dall’ospedale  Sant’Anna di Torino la sua tesi magistrale in Architettura sulla Progettazione delle aree verdi e del paesaggio.
A cura di Davide Falcioni
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Mamma e architetta, tutto in una giornata che di certo non potrà mai dimenticare. È l'incredibile storia che ha visto protagonista la 33enne torinese Antonella Capizzi che, alle 3.21 di ieri, 26 marzo, ha partorito la piccola Gaia; poi, una manciata di ore più tardi, alle 11, ha discusso dall'ospedale  Sant'Anna del capoluogo piemontese la sua tesi magistrale in Architettura sulla Progettazione delle aree verdi e del paesaggio. Il voto? 110 e lode.

A raccontare la vicenda a TorinoToday è stata la stessa Antonella: "È stato tutto incredibile sin da quando sono stata ricoverata in pronto soccorso. Sono venuta qui per dei semplici controlli e alla fine mi hanno trattenuta, ogni giorno uscivano novità sul mio quadro clinico che erano peggiorative. Oggi (ieri, ndr) avrei dovuto discutere la mia tesi di laurea a Genova, il mio corso è un corso di laurea inter-ateneo, Politecnico di Torino, Università di Torino, Università di Milano e Università di Genova e avrei dovuto discutere a Genova. Sono venuta per un semplice controllo prima di procedere con questo viaggio, seppur breve, verso Genova e alla fine mi hanno trattenuto perché avevo delle contrazioni, il collo dell'utero accorciato e mentre ero ricoverata hanno scoperto che avevo le membrane rotte".

Insomma, quelle vissute da Antonella sono state ore complicate nelle quali, fino all'ultimo istante, il pensiero è andato alla bimba che aveva in grembo: "II parto è stato indotto ieri pomeriggio, questa notte alle 3 ho partorito mia figlia e questa mattina alle 11 ho discusso la tesi con degli ottimi risultati, con 110 e lode". La studentessa ha avuto la possibilità di discutere la sua tesi online: "Ho avuto la massima disponibilità sia da parte del reparto del Sant'Anna che da parte dei miei docenti universitari che mi hanno concesso la possibilità di discutere via web. Il mio relatore, che mi ha seguito nel migliore dei modi per tutto il percorso di tesi, si è dimostrato tale fino all'ultimo, dandomi la possibilità di aggiornarci addirittura durante il travaglio, una situazione decisamente paradossale".

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