Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Torino, cariche della polizia al corteo per Gaza: manifestanti diretti ad aeroporto e sede Leonardo

Scontri a Torino durante corteo pro-Palestina: manifestanti hanno tentato di raggiungere e bloccare aeroporto Caselle e sede Leonardo. La polizia ha fermato la marcia con due cariche di alleggerimento e idranti. Una persona fermata, lanci di oggetti.
A cura di Davide Falcioni
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Alcune migliaia di manifestanti sono scesi in piazza oggi a Torino per il corteo pro-Palestina organizzato dal coordinamento "Torino per Gaza", con l'ambizioso obiettivo di raggiungere e bloccare l'aeroporto Sandro Pertini di Caselle. La giornata è culminata in una serie di scontri con le forze dell'ordine che hanno impedito ai manifestanti di portare a termine i loro propositi.

La marcia era partita da piazza Crispi con in testa un lungo striscione recante la scritta "Blocchiamo tutto". Tra gli obiettivi del corteo figuravano non solo l'aeroporto di Caselle, ma anche una sede piemontese di Leonardo, l'azienda leader della difesa italiana che mantiene stretti rapporti commerciali con Israele. I manifestanti sventolavano bandiere palestinesi in quella che si preannunciava come una protesta ad alta tensione.

L'ingente schieramento di polizia in assetto antisommossa ha fermato il corteo lungo strada dell'Aeroporto, impedendo ai manifestanti di proseguire verso il terminal. La situazione è rapidamente degenerata: dopo momenti di crescente tensione e cori di protesta, le forze dell'ordine hanno schierato gli idranti e successivamente effettuato due cariche di alleggerimento contro i manifestanti che gridavano "Vergogna". Durante gli scontri si sono registrati lanci di oggetti contro le forze dell'ordine e al momento risulta una decina di attivisti feriti; alcuni di loro erano riusciti ad avvicinarsi molto alla pista passando per un campo, e quando sono stati bloccati dalle forze dell'ordine hanno cercato di proseguire: "Siete pregati di farci passare, lo chiediamo alla vostra umanità", hanno detto.  Si sono però trovati la strada sbarrata.

La preoccupazione per possibili disordini aveva spinto tutti i negozi di Caselle a chiudere in via precauzionale. Sagat, l'ente gestore dello scalo piemontese, aveva diramato un comunicato avvertendo: "Per motivi di ordine pubblico i passeggeri in partenza sabato 27 settembre sono invitati a raggiungere lo scalo con largo anticipo". Le forze dell'ordine, memori di quanto accaduto a Milano lunedì, avevano circondato l'aeroporto per impedire qualsiasi tentativo di invasione. La zona rimane sotto costante sorveglianza, con agenti dispiegati sul territorio e un elicottero che sorvola l'area.

Dopo le cariche di polizia, i manifestanti hanno dovuto rinunciare all'obiettivo dichiarato. "Se non ci fate passare di qua, passeremo da un'altra parte", avevano dichiarato prima di essere costretti a tornare sui propri passi senza riuscire a bloccare né l'aeroporto né a invadere la sede Leonardo. secondo informazioni fornite dagli stessi manifestanti, un corteo di biciclette avrebbe tentato di aggirare il blocco di polizia, ma senza avere i mezzi e la forza necessari per portare a termine l'azione di blocco pianificata.

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