Terza persona nel delitto di Garlasco, il legale di Stasi: “Potrebbe riscrivere la storia dello scontrino”

"Immagino che questa testimonianza già acquisita potrebbe riscrivere la storia dello scontrino della mattina del delitto, questa testimonianza potrebbe essere molto importante” lo ha dichiarato l’avvocato di Alberto Stasi, l'unica persona al momento condannata per il delitto di Chiara Poggi. Il riferimento è alla terza persona che sarebbe stata nominata durante la convocazione in caserma di Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, l’uomo che risulta indagato in concorso nella nuova inchiesta sul caso Garlasco.
"Immagino che questa testimonianza già acquisita potrebbe riscrivere la storia dello scontrino della mattina del delitto, questa testimonianza potrebbe essere molto importante. Ritengo che i carabinieri abbiano molto ma molto di più di quanto possiamo immaginare al momento" ha aggiunto il legale intervenendo alla trasmissione Ore 14 su Rai 2.
"Vedremo cosa succederà. Per ora siamo di fronte a dichiarazioni personali che non hanno alcun riscontro che possono essere vere o no e che ci hanno descritto una mattinata, quella del delitto. Ora andremo a vedere se è vero quello che ci hanno raccontato, se quella mattinata è andata come ci hanno raccontato” ha affermato ancora il legale, aggiungendo: “Noi non abbiamo interesse a spostare dalla scena Stasi ma forse altri, quelli che fanno le indagini, aggiungeranno altre persone e forse dopo tutto sarà più chiaro anche per quel che riguarda Alberto Stasi".
Tra i primi a parlare di un nuovo nome è stato uno degli avvocati di Sempio. “Ci è stato chiesto conto di un nome mai sentito, forse mai comparso prima nelle indagini” ha spiegato infatti Angela Taccia a Fanpage.it, aggiungendo: “C'è una terza persona, l'identità però non la riferisco". Una richiesta davanti alla quale la madre di Sempio si è sentita male perché inattesa e alla quale comunque non ha risposto. Un atteggiamento che ha fatto irritare Sempio a detta dello stesso legale.
“Le prossime mosse della difesa saranno di controbattere a tutte le richieste, non c'è più nessun tipo di collaborazione" ha avvertito ora l’altro legale di Sempio, Massimo Lovati. “Non avremo più nessun tipo di collaborazione con la Procura della Repubblica e con l’Arma dei Carabinieri di Milano. Non ci fidiamo di loro, perché stanno utilizzando una procedura scorretta come è stato scorretto l’invito telefonico per rifare le impronte digitali qualche giorno fa. Potevano avvertirmi almeno. Potevano scrivermi. Dovevo ricevere qualche comunicazione a riguardo. E invece hanno telefonato a Sempio, dicendogli vieni a rifare le impronte. Ma che maniera è?” ha sottolineato l’avvocato a Ore 14.
“Appena potrò il 16 di maggio farò tutte le eccezioni del mondo tipo l’inutilizzabilità delle impronte, sia quelle vecchie che quelle nuove. Non ho idea di cosa hanno chiesto alla Signora Ferrari, madre di Sempio e neanche voglio saperlo. Le prossime mosse della difesa saranno di controbattere a tutte le richieste, non c’è più nessun tipo di collaborazione, ma solo guerra all’ultimo sangue con Procura e carabinieri”, ha concluso il legale.