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Terroristi arrestati a Bari, non si riesce a sbloccare l’iPhone di uno degli indagati

I carabinieri incaricati dai pm di Bari di sbloccare il telefono si trovano nella sessa situazione dell’Fbi per il caso del killer di San Bernardino. Nel telefono di uno dei latitanti gli inquirenti pensano possano nascondesi altri elementi molto utili alle indagini.
A cura di Antonio Palma
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Di nuovo un Iphone davanti alla strada degli inquirenti in una inchiesta delicata sul terrorismo. Così come accaduto all'Fbi statunitense con lo smartphone usato dal killer di San Bernardino, infatti anche gli inquirenti della Dda di Bari, che ieri hanno fatto scattare tre fermi nel nostro Paese, si sono trovati di fronte all'impossibilità di accedere alle informazioni contenute nello smarthpone bloccato di uno degli indagati. Un particolare non di poco conto visto che proprio per l'impossibilità di sbloccare il suo cellulare gli inquirenti non hanno potuto far scattare un mandato nei confronti dell'uomo, Mansoor Ahmadzai, che però resta formalmente indagato nell'inchiesta.

Il telefono era stato sequestrato dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari insieme a quello degli altri indagati nell'inchiesta per terrorismo e traffico di immigrati clandestini durante la loro intrusione nel centro commerciale di Santa Caterina per filmare la stuttura. Gli esperti dell'arma sono riusciti a sbloccare e consultare gli smatphone samsung utilizzati da Qari Khesta Mir Ahmadzai e Surgul Ahmadzai, entrambi latitanti, e le schede in possesso di Hakim Nasiri, ma nulla hanno potuto con l'iPhone di Mansoor. Non è stato possibile sbloccare il telefono"perché protetto da password, quindi allo stato inviolabile" hanno spiegato i carabinieri.

Negli altri telefoni sbloccati gli inquirenti sono riusciti a trovare molto materiale utile ai fini investigavi come  le foto e i video dei sopralluoghi fatti dal gruppo in aeroporti, centri commerciali e luoghi di interesse, oltre al materiale di propaganda jihadista scaricato da Internet e alle immagini in cui gli arrestati erano ripresi con fucili d'assalto in mano. Per questo anche nell'Iphone i pm credono possa trovarsi altro materiale utile, ma al momento non sembrano esserci soluzioni possibili. Negli Stati Uniti, dopo aver cercato di costringere Apple a sbloccare il telefono, l'Fbi ha risolto decidendo di rivolgersi ad un hacker che è riuscito nel tentativo ma solo dietro un cospicuo pagamento .

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