Teramo, fece a pezzi l’ex convivente: scarcerato

Uccise e fece a pezzi l'ex convivente Adele Mazza nell'aprile del 2010 a Teramo, in Abruzzo, ma dopo soli 5 anni di carcere il 57enne Romano Bisceglia – condannato all'ergastolo in secondo grado, è stato scarcerato e potrà proseguire la sua pena agli arresti domiciliari. A deciderlo è stata la Corte d'Appello de L'Aquila che ha accolto la richiesta avanzata da Barbara Castiglione, motivata dalle gravi condizioni di salute di Bisceglia.
L'imputato è stato trasferito in ambulanza dall'ospedale di Campobasso ad una residenza privata dove continuerà a scontare la sua pena in attesa della decisione della Corte di Cassazione. I giudici della Corte d'Appello hanno constatato, sulla base delle certificazioni cliniche, il pessimo stato di salute di Bisceglia, così grave da essere incompatibile con il regime carcerario.
Bisceglia era stato condannato all'ergastolo nel secondo processo d'appello: i giudici avevano riformato la sentenza del novembre 2013 contro cui aveva proposto appello il pm Stefano Giovagnoni. A giustificare l'aumento della pena fino al carcere a vita fu l'applicazione dell'aggravante della premeditazione che, con quella dei futili e abietti motivi, era stata esclusa dai giudici del primo grado.