Tenta di stuprare una cassiera all’Esselunga di Firenze: “Bocca tappata per non farla gridare”

Una cassiera dell’Esselunga di Novoli, alla periferia di Firenze, è stata vittima di un tentativo di violenza sessuale all’interno del supermercato. È successo sabato 29 novembre nel tardo pomeriggio, quando un uomo ha aggredito la malcapitata nel bagno riservato ai clienti, cercando di bloccarla e tappandole la bocca per impedirle di urlare. Le sue grida, però, hanno richiamato l’attenzione di alcuni clienti e del personale del punto vendita, che sono intervenuti tempestivamente facendo scappare l’aggressore.
La vittima, sotto shock, è stata accompagnata al pronto soccorso e successivamente ha sporto denuncia ai carabinieri, che hanno avviato le indagini affidandosi anche alle immagini delle telecamere di sicurezza interne ed esterne all’Esselunga di via di Novoli.
Il caso ha riaperto un dibattito mai sopito sulla sicurezza nei punti vendita cittadino. La Rsu ha proclamato uno sciopero per l’intera giornata odierna, accompagnato da un presidio davanti all’ingresso della stessa Esselunga. Le bandiere della Filcams Cgil e diversi cartelli hanno occupato le corsie del supermercato. "È l’episodio più grave registrato finora – ha detto Maurizio Magi, segretario generale della Filcams Cgil Firenze – e riguarda uno dei punti vendita più critici sul fronte della sicurezza. Il sindacato da tempo segnala all’azienda e alle istituzioni la necessità di interventi concreti".
Gli stessi sindacati evidenziano come le criticità rappresentino tutt'altro che una novità: furti, minacce e aggressioni verbali si susseguono da anni nei supermercati fiorentini, ma la situazione non è mai migliorata. La Filcams ribadisce quindi la necessità di misure strutturali immediate, come l’aumento del personale addetto alla sorveglianza e l’installazione di sistemi di controllo più efficaci. "La sicurezza non è un’opzione: è un obbligo di legge", sostengono i lavoratori, stanchi di vivere nel timore costante.
Dall’azienda arrivano parole di solidarietà: "In merito all’episodio avvenuto l’altra sera presso il negozio di Novoli, all’interno dei servizi igienici, che ha visto una nostra collaboratrice vittima di molestie da parte di un individuo esterno all’azienda, desideriamo innanzitutto esprimere la nostra piena vicinanza alla collega coinvolta. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i sanitari del 118. La nostra priorità in questo momento è la collega, e l’azienda le sta offrendo tutto il supporto necessario con la massima attenzione". L’azienda assicura inoltre il suo impegno nel mantenere un dialogo costante con sindacati e istituzioni e nella collaborazione con le autorità competenti.
Intanto cassiera, trentenne e membro di una categoria protetta, non tornerà a lavorare al supermercato di Novoli: su richiesta della Cgil è stata trasferita in un altro punto vendita della città. Una decisione che rappresenta un passo necessario per tutelare la sua integrità e consentirle di superare il trauma nel minore tempo possibile.