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Telecom, raggiunto accordo sugli esuberi: solidarietà per 29.500 lavoratori

L’accordo è stato sottoscritto da azienda e organizzazioni sindacali. Di Maio: “Da noi massima attenzione”.
A cura di Davide Falcioni
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Telecom e sindacati hanno raggiunto un accordo per la gestione di 4.500 esuberi programmati all'azienda di telecomunicazioni.  La cassa integrazione straordinaria di 12 mesi per 29.736 lavoratori è stata tramutata in solidarietà difensiva, mentre gli esuberi strutturali previsti sono stati completamente assorbiti dall'utilizzo di strumenti volontari di uscita con l'utilizzo di prepensionamenti.

Le uscite volontarie previste dall'accordo raggiunto stanotte su Tim da organizzazioni sindacali (hanno firmato Uilcom Uil, Fistel Cisl, Slc Cigl e Ugl) e azienda sono potenzialmente 5.0000 e saranno articolate in questo modo: circa mille lavoratori saranno collocati in prepensionamento già nel 2018 con l'isopensione, nel biennio 2019-2020 potranno essere pensionati in anticipo i lavoratori che maturano il diritto a pensione entro il 31 dicembre 2024-2025 rispetto ad una base esodabile individuata di massimo 4.000 unità. Azienda e sindacati si sono impegnati poi ad aprire tra tre mesi un confronto sulla contrattazione di secondo livello. I temi principali, in questo caso, saranno la situazione dei livelli inquadramentali, il part time, le dinamiche economiche e normative della parte on field e lo smartworking.

L'accordo è stato commentato dal ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio: "Ci sarà massima attenzione nel seguire le conseguenze di questo accordo, che dovrà essere approvato anche dai lavoratori con un referendum interno, un principio che sta alla base dei valori della forza politica che rappresento. Riteniamo importante che siano state accolte le richieste delle sigle sindacali e che l'azienda si sia resa disponibile ad accettare un compromesso. Soprattutto, siamo soddisfatti del fatto che ci sia la disponibilità ad individuare una formula per azzerare gli esuberi e, in ultima istanza, utilizzare strumenti non traumatici così da evitare di far piombare i lavoratori in situazioni difficili".

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