Tanti furti ai calciatori del Napoli: “Colpa di pochi balordi, la città è bella”

Quello avvenuto ai danni di Maria Soledad, moglie dell'attaccante del Napoli Edinson Cavani, rapinata dell'orologio,non è il primo episodio di criminalità che vede come vittima i calciatori calciatori del Napoli. Lo scorso autunno molti di loro o persone a loro vicine furono vittime di episodi di microcriminalità. Proprio Cavani, all'epoca residente in una villa fuori città subì un furto nella sua abitazione e per questo si trasferì al centro in una zona meno isolata. Anche il procuratore del ‘Matador', Claudio Anellucci, fu rapinato in corso Garibaldi, a Napoli, di un Rolex e del portafogli.
Poi la moglie di Marek Hamsik, all'epoca incinta, gli fu rapinata l'auto, una Bmw X6, a Varcaturo, sempre nella zona flegrea. La vettura fu poi recuperata.
Anche Yanina Screpante, la modella fidanzata dell'allora bomber azzurro Ezequiel Lavezzi, ora al Paris Saint Germain, fu rapinata del Rolex. E lei si sfogò su twitter definendo Napoli una "città di merda". Un insulto che indignò i tifosi e costrinse la ragazza a scusarsi subito dopo.
Fu ipotizzato che queste azioni potessero essere parte di un unico disegno criminoso per intimidire il club azzurro e magari costringerlo a pagare un ‘pizzo' per la tranquillità, ipotesi duramente smentita dalla questura di Napoli che definì il tutto "una coincidenza". Tutti i calciatori hanno sempre affermato che nonostante questi isolati episodi di criminalità – comuni del resto a tante altre città del mondo – Napoli resta una eldorado per i calciatori, idolatrati all'inverosimile.
Tuttavia, perfino all'intoccabile Diego Armando Maradona toccò piegarsi. Non ad un calciatore ma ai rapinatori che da un caveau del Banco di Napoli fecero sparire 20 preziosi orologi in oro e brillanti e perfino il Pallone d'oro