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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Strage funivia del Mottarone, il consulente tecnico: “Danni alla fune visibili un anno prima”

Il professor Andrea Gruttadauria, docente di Metallurgia e materiali non metallici al Politecnico di Milano, nonché consulente tecnico della difesa di Gabriele Tadini: “Almeno un anno prima del cedimento” della fune traente dell’impianto “si poteva vedere che stava succedendo qualcosa”.
A cura di Davide Falcioni
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Quella del Mottarone potrebbe essere stata una tragedia annunciata da tempo. Secondo il professor Andrea Gruttadauria, docente di Metallurgia e materiali non metallici e Tecnologie metallurgiche al Politecnico di Milano, nonché consulente tecnico di parte della difesa di Gabriele Tadini, caposervizio della funivia che precipitò il 23 maggio del 2021 causando la morte di 14persone, "almeno un anno prima del cedimento" della fune traente dell'impianto "si poteva vedere che stava succedendo qualcosa. Dal mio punto di vista, la prima avvisaglia è stata almeno, almeno un anno prima".

Sentito in aula, il professor Gruttadauria ha quindi spiegato il meccanismo della fatica che, secondo i periti, sarebbe insieme alla corrosione la causa della rottura della fune: "La fatica ha tre fasi: la nucleazione, in cui più o meno non ci si accorge di nulla; la propagazione, la fase in cui ci si accorge che qualcosa sta succedendo; e la rottura finale, più o meno istantanea".

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Secondo il docente quindi potrebbe esserci stato "almeno un anno di tempo per accorgersi che si stava propagando qualcosa". La ricostruzione temporale, ha proseguito Gruttadauria, è "verosimile rispetto a quanto abbiamo visto sulla fune", cioè guardando alla frattura e a "come si è propagata la cricca", cioè la frattura stessa. "Il fenomeno di corrosione è un processo piuttosto lento per quanto riguarda il materiale e l'ambiente in cui ha lavorato. Se la fatica fosse stata accelerata, la corrosione non avrebbe avuto modo di intervenire e intaccare il metallo. Siccome si è stabilito giustamente che le cause sono fatica e corrosione, allora per forza dobbiamo avere dei tempi abbastanza lunghi", quantificabili in "almeno un anno".

Accettata richiesta di patteggiamento del nonno di Eitan

Nel frattempo il gup di Pavia Pietro Balduzzi ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e 8 mesi, pena sospesa, per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, unico superstite della tragedia del Mottarone. Accolta anche la richiesta di patteggiamento di Gabriel Alon Abutbul, complice del nonno, a un anno e 6 mesi, sempre con pena sospesa. I due erano accusati del rapimento del piccolo avvenuto l'11 settembre 2021, quando aveva 6 anni e venne portato in Israele. Peleg ha già risarcito il nipote versando poco più di 50mila euro che serviranno per gli studi e le cure del bambino.

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