204 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
La strage di Erba di Olindo e Rosa

Strage di Erba, le immagini di Rosa Bazzi fuori dal carcere: lavora per una cooperativa

La trasmissione di Rete 4 Quarto Grado ha ripreso in esclusiva Rosa Bazzi, condannata per la strage di Erba, uscire dal carcere di Bollate per andare a lavorare in una cooperativa dell’hinterland milanese.
A cura di Ida Artiaco
204 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Riflettori ancora accesi su Rosa Bazzi e Olindo Romano, la coppia di coniugi già condannata all'ergastolo in via definitiva per la strage di Erba, consumatasi l'11 dicembre 2006 e in attesa della prima udienza, che si terrà il prossimo 1 marzo, sull'istanza di revisione presentata dalle difese dei due e dal sostituto pg di Milano, Cuno Tarfusser.

Le telecamere di Quarto Grado, la trasmissione di approfondimento in onda stasera su Rete 4, hanno ripreso in esclusiva Rosa Bazzi a lavoro. La donna, infatti, dal mese di gennaio pare esca tutti i giorni dal carcere di Bollate dove sta scontando la pena massima, dal lunedì al venerdì, per andare a lavorare presso una cooperativa dell'hinterland milanese.

"Martina Maltagliati, l'inviata del programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ha seguito la Bazzi per due giorni. Le telecamere di ‘Quarto Grado' l'hanno ripresa mentre deposita sacchi dell'immondizia anche all'esterno dell'azienda. Rosa – spiega una nota del programma – si occupa quindi di pulizie proprio come nel suo ultimo impiego prima della strage".

Comincerà, dunque, il primo marzo a Brescia la discussione sull'istanza di revisione della sentenza con cui Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati all'ergastolo per la strage di Erba, che si è verificata l'11 dicembre 2006. Morirono Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

La tesi secondo la quale i due coniugi sono innocenti è stata di recente ribadita anche da Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e papà di Youssef, due delle quattro vittime di Erba: "Io non lo so, non me lo posso spiegare. Sicuramente sono stati ingenui, ma si vede lontano un miglio, non credo di essere l'unico a dire questo. È stato qualcuno che sa come colpire nella gola..", ha detto in una intervista.

204 CONDIVISIONI
106 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views