Strage di Bologna, Paolo Bellini aggredito in carcere: “Colpito con uno spazzolino affilato”

Paolo Bellini è stato aggredito in carcere a Cagliari. Lo fa sapere Antonio Capitella, avvocato dell'ex terrorista nero accusato di concorso nella strage di Bologna, che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone, e condannato in via definitiva all'ergastolo nelle scorse settimane.
Bellini ha raccontato di essere stato aggredito nei giorni scorsi da un giovane detenuto di nazionalità marocchina con uno spazzolino modificato per diventare arma impropria. Il colpo era diretto al volto ma Bellini sarebbe riuscito a schivarlo, venendo colpito al braccio. Ha riportato una ferita lieve, medicata nell'infermeria del penitenziario.
"Ho ricevuto una sua chiamata e mi ha detto che qualche giorno fa è stato aggredito in carcere con uno strumento, uno spazzolino da denti affilato come un coltello. È riuscito a schivare il colpo, ma è stato preso al braccio ed è stato medicato", ha riferito l'avvocato Capitella.
Bellini gli ha raccontato di essere stato colpito da un altro detenuto "che non conosceva, in un corridoio all'interno della sezione. Si è avvicinato e gli ha sferrato un colpo per prenderlo al viso, ma Bellini è riuscito a schivarlo ed è stato preso al braccio. È stato ferito in maniera lieve, ma queste sono avvisaglie".
"Proveremo a fare l‘istanza di trasferimento, stiamo aspettando la delega con la sua firma. Bellini ha diritto a stare in un carcere per ex collaboratori, mentre quello di Cagliari è un carcere per detenuti comuni", ha detto all'Adnkronos il legale.
"Siamo preoccupati anche perché in previsione dell'anniversario della strage di Bologna (che ricorrerà il prossimo sabato, ndr) il suo volto girerà su tutte le televisioni e abbiamo paura che succeda l'irreparabile", ha aggiunto.
"L'ergastolo è un conto, ma la condanna a morte non esiste in Italia – conclude – Ci sono istituti appositi, dove stanno ex collaboratori, chiediamo di portarlo lì".