video suggerito
video suggerito

Staccò a morsi il pollice di un passeggero sul treno Bolzano-Trento: condannato a 3 anni e 2 mesi

L’uomo aggredì il passeggero di un treno e gli staccò il pollice di una mano con un morso: è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione per lesioni gravissime.
A cura di Davide Falcioni
0 CONDIVISIONI
Immagine

Tre anni e due mesi di reclusione per lesioni gravissime. È questa la condanna inflitta ieri mattina dal tribunale di Trento al trentacinquenne che nel 2023 aggredì un passeggero su un treno regionale della tratta Bolzano-Trento, staccandogli a morsi il pollice della mano.

I fatti risalgono a una giornata invernale del 2023. Un giovane aveva preso il treno alla stazione di Bolzano, diretto verso Trento, per quello che doveva essere un normale viaggio da pendolare. Seduto tranquillamente nel suo scompartimento non poteva immaginare quello che sarebbe accaduto poco dopo. Superata la stazione di Ora, un uomo di origine magrebina fece irruzione nello scompartimento iniziando a molestare i passeggeri presenti. Il comportamento dell'aggressore, probabilmente sotto l'effetto di alcol o stupefacenti, divenne rapidamente più aggressivo e si concentrò sul giovane pakistano.

Prima piccole spinte, poi colpetti alla testa. Nonostante la vittima avesse cercato di evitare la provocazione spostando lo sguardo e mantenendo un atteggiamento passivo, la situazione degenerò rapidamente. Quando il passeggero, esasperato, si alzò chiedendo all'uomo di smettere, scattò una reazione di violenza inaudita: l'aggressore gli staccò a morsi il pollice della mano.

Le urla della vittima e il panico degli altri passeggeri allertarono immediatamente il capotreno, che fece fermare il convoglio. Sul posto arrivarono i sanitari del 118 e le forze dell'ordine, ma per il malcapitato era ormai troppo tardi: il pollice non poté essere salvato. L'aggressore riuscì inizialmente a fuggire, ma venne successivamente identificato e arrestato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione di Bolzano.

Ieri mattina, giovedì 11 settembre, si è concluso il processo davanti al collegio presieduto dal giudice Rocco Valeggia, con a latere i colleghi Niccolò Cogliati Dezza e Daniele Bonomi. L'imputato, 35 anni, uscito dal carcere appena tre mesi prima dell'aggressione, è stato condannato per il reato più grave. La pubblica accusa aveva chiesto la stessa pena – tre anni e due mesi – ma per il reato derubricato in lesioni gravi anziché gravissime. Il collegio giudicante ha invece optato per la qualificazione più severa del reato.

Il difensore d'ufficio Michele Guerra aveva sollevato dubbi sull'identificazione dell'imputato, sostenendo che gli abiti descritti dalla vittima non corrispondessero a quelli visibili nelle riprese delle telecamere. La vittima non si è costituita parte civile nel processo. La difesa attende ora le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro una quindicina di giorni, per poi valutare un eventuale ricorso in appello.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views