Simona Riso “uccisa da un conoscente”. Si indaga per omicidio volontario

"Non cerchiamo vendette. Ciò che vogliamo è soltanto giustizia per la morte di Simona, che non si è suicidata ma è stata uccisa". È il passaggio più importante della lettera che una cugina di Simona, la giovane trovata agonizzante mercoledì mattina nel cortile della sua abitazione in via Urbisaglia 9 e poi morta al San Giovanni di Roma, ha letto nel corso dei suoi funerali a San Calogero (Vibo Valentia). La famiglia di Simona è convinta che sia stata uccisa e sul suo caso indaga la Procura che ha cambiato l’intestazione del fascicolo da omicidio colposo (aperto di routine per indagare su eventuali ritardi o omissioni nei soccorsi), a omicidio volontario. E il Attilio Pisani, titolare dell’inchiesta, ora dovrà analizzare anche la cartella clinica acquisita presso l'ospedale. Tra gli aspetti che la famiglia vuole cercare di chiarire c’è anche la necessità di verificare se nel Pronto soccorso del San Giovanni siano state prese tutte le misure adatte per evitare la morte della ragazza. L'unica cosa che si sa e che Simone prima di spirare ha detto di essere stata "aggredita e violentata", ma gli accertamenti medici successivi lo hanno escluso.