Siena, dice di aver trovato neonata in un cassonetto, poi confessa: “Sono io la madre”

Update 18:30 – Dopo un interrogatorio durato circa un'ora, la donna che questa mattina aveva detto di aver trovato una neonata in un cassonetto dell'immondizia ha confessato: è lei madre della piccola. Si tratta di una donna rumena di 27 anni, in Val d'Orcia per assistere come badante un'anziana non autosufficiente. In Romania ha tre figli e un marito. Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe messo la piccola nel cassonetto, ma se ne sarebbe poi pentita. Sarebbe quindi andata a riprenderla, denunciando il finto ritrovamento ai carabinieri.
La ricostruzione della donna però ha subito insospettito i militari, considerato anche che dal momento del ritrovamento a quello della denuncia sarebbero passate diverse ore. Inoltre, non è stata mai rinvenuta la scatola dove la ventisettenne sosteneva di aver trovato la bambina. Inizialmente la donna aveva detto di aver agito per paura: "Ho portato la bambina in casa e l'ho avvolta in un asciugamano. Quando l'ho appoggiata sopra il letto, ho visto che respirava e sono tornata ad accudire la signora per cui lavoro". Durante l'interrogatorio, però, è arrivata l'ammissione.

Una neonata è stata trovata questa mattina intorno alle 8.45 in un cassonetto della spazzatura a Campiglia D’Orcia, nel Senese. A trovare la piccola è stata una donna che, quando è andata a buttare la spazzatura, ha notato all'interno del bidone una scatola bianca al cui interno c’era la bambina visibilmente provata. Dopo essersi accorta della presenza della bimba, la donna ha chiamato in soccorso un'amica che ha subito lanciato l'allarme chiamando i carabinieri e il 118. La neonata, che sarebbe stata trovata in buone condizioni di salute, è stata trasportata all’Ospedale di Abbadia San Salvatore. Sulla vicenda indagano i Carabinieri di Montalcino.

"Un piccolo miracolo" – “Siamo di fronte un piccolo miracolo – ha commentato la vicenda Pierluigi Tosi, direttore generale Aou Senese – perché di lì a poco sarebbe passato il camion che raccoglie i rifiuti e per lei non ci sarebbe stato più nulla da fare. La piccola, che probabilmente sarà chiamata Claudia, pesa 2.880 kg e viene nutrita con il latte umano della nostra Banca del Latte”. “Partorire in ospedale e mantenere l'anonimato – ha aggiunto il professor Felice Petraglia, direttore dipartimento materno-infantile  e del reparto di ostetricia e ginecologia – è possibile grazie al progetto ‘Mamma Segreta', attivo in tutta la Toscana. La nostra regione ha infatti una grande tradizione di civiltà per tutelare al massimo la maternità e l'infanzia”.