Si è suicidato in carcere Stefano Argentino, accusato del femminicidio di Sara Campanella

Si è suicidato in carcere Stefano Argentino, accusato di aver ucciso Sara Campanella lo scorso 31 marzo. A settembre sarebbe iniziato il processo nei suoi confronti. Si sarebbe impiccato nel pomeriggio di oggi 6 agosto.
Stando alle prime informazioni, intorno alle 17 era in compagnia degli altri detenuti quando si è allontanato e si è tolto la vita. Quando lo hanno trovato gli agenti della polizia penitenziaria per lui purtroppo non c'era più nulla da fare: inutili tutti i tentativi di rianimarlo. Ora è stato aperto un fascicolo per fare tutti gli accertamenti del caso. Si sa che al ragazzo era stata tolta la sorveglianza solo 15 giorni fa, come lo spiega il sindacato di polizia penitenziaria.
La prima udienza del processo si sarebbe dovuta tenere il prossimo 10 settembre davanti la Corte d'assise della Città dello Stretto attraverso un rito immediato. Il suo avvocato difensore Giuseppe Cultrera stava cercando di portare avanti la richiesta di una perizia psicologica nei suoi confronti.
Il femminicidio di Sara Campanella risale allo scorso 31 marzo fuori dal Policlinico di Messina. Da tempo, secondo le indagini, Stefano Argentino infastidiva con messaggi e pedinamenti la ragazza non accettando un suo rifiuto. Poi la tragedia: l'aveva aspettata al termine di una lezione in ospedale, infine il pedinamento e le coltellate. Sara durante l'aggressione era riuscita ad attivare una registrazione in cui si sentirebbe tutto, dalla lite alle coltellate in strada.
Stefano Argentino poi si era allontanato, avrebbe gettato il coltello (mai più trovato) e aveva chiamato la madre: già in quel caso le avrebbe espresso l'intenzione di suicidarsi senza però rivelare quanto accaduto. La madre lo aveva raggiunto e portato a casa, dove lui le avrebbe confessato tutto. Infine l'arresto. Argentino aveva manifestato gesti suicidi anche durante i primi giorni di carcere. Oggi si è isolato e si è tolto la vita in carcere.