Si accascia durante una partita di basket: Marco, 16 anni, ora è in coma

Si è improvvisamente accasciato a terra durante una partita di basket: è accaduto sabato sera a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, durante una partita di pallacanestro di squadre del settore giovanile. Ad accusare il malore è Marco, un ragazzo di 16 anni capitano del team under 16: descritto come un trascinatore e un giovane combattente, ora versa in gravi condizioni. Il giovane cestista è crollato a terra di colpo, senza un sussulto, a causa di un malore di natura cerebrale, sulla cui esatta natura famiglia e società per il momento non si espongono.
Immediatamente è intervenuta sul posto – nel palazzetto dello sport di via De Gasperi – un'ambulanza dell'ospedale di Oderzo. Gli operatori si sono subito affannati sul corpo del ragazzo steso a terra. Il giocatore non dava più segni di vita. É stato subito chiaro a tutti che si trattava di una situazione molto grave. Marco è stato così stabilizzato e portato al Ca' Foncello di Treviso dove ora si trova in coma, e dove i medici non sono ancora nella condizione di esporsi in ottimisticamente. La prognosi è riservata e le prossime ore saranno decisive.
Dal canto suo la società Basket Motta ha rilasciato una breve nota: "Certi fatti non vorremmo accadessero mai, ma la vita è fatta di imprevisti e l’importante è riuscirli a superare anche quando sembrano invalicabili. Sabato sera, durante la partita tra le nostre linci under 16 e I ragazzi del Montebelluna, il nostro capitano Marco Zulian è stato colto da un malore improvviso al bordo del campo. Gli interventi sono stati celeri ma, nonostante ciò Marco è attualmente ricoverato a Treviso con p.r.. La fiducia nel recupero del nostro giovanissimo atleta unisce tutta la grande famiglia del Basket Motta che è rimasta scioccata dalla bruttissima notizia e si sta stringendo attorno alla famiglia con tutto l’affetto e la fede possibile in questo delicato momento. Il nostro vuole essere un augurio immenso e sincero per il recupero del nostro amico Marco unendoci anche nella preghiera con I suoi genitori ed I suoi cari. Marco, non mollare, sei un combattente".