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Sedativi ai pazienti per dormire durante turno di notte: blitz dei Nas, 2 infermiere indagate a Genova

Il blitz all’ospedale di Lavagna è avvenuto la scorsa notte quando i carabinieri si sono presentati sul posto insieme a due medici legali incaricati dalla Procura. Al momento la magistratura ipotizza i reati di sequestro di persona, abbandono di persona incapace ed esercizio abusivo della professione medica.
A cura di Antonio Palma
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In servizio notturno in ospedale, avrebbero somministrato ai pazienti farmaci tranquillanti e sedativi senza nessuna autorizzazione dei medici solo per poter dormire senza essere chiamate di continuo durante la notte. Queste le pesantissime accuse nei confronti di due infermiere in servizio all'Ospedale di Lavagna, nella città metropolitana di Genova, ora al centro di un’inchiesta della locale Procura della Repubblica.

Le indagini sono partite alcune settimane fa, a seguito di alcune segnalazioni giunte ai pm, e hanno portato già a perquisizioni domiciliari a carico delle due donne e a un controllo a sorpresa in ospedale sui pazienti ricoverati in quel momento nel reparto in cui lavorano le infermiere.

I pazienti sono stai sottoposti ad alcuni controlli del sangue per verificare se nell’organismo siano presenti farmaci non prescritti dai medici. Il blitz in ospedale è avvenuto la scorsa notte, intorno alle 2, quando i carabinieri si sono presentati sul posto insieme a due medici legali incaricati dalla Procura. I pazienti sono stati sottoposti a prelievo di sangue che verrà ora analizzato per accertare la presenza di Benzodiazepine nel corpo che potrebbe confermate il sospetto di somministrazione di farmaci non previsti.

Al momento la magistratura ipotizza i reati di sequestro di persona, abbandono di persona incapace ed esercizio abusivo della professione medica. Le indagini, condotte dai Nas e dall'aliquota Procura dei carabinieri, hanno portato anche a individuare e sequestrare alcuni farmaci ospedalieri in casa delle due infermiere durante le perquisizioni. Questo ha fatto scattare anche l’accusa di peculato. Le indagini sono solo nella prima fase e al momento non riguardano i medici del reparto né la direzione sanitaria dell’ospedale genovese.

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