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Covid 19

Secondo l’ISS in Italia la situazione “è in miglioramento. Dal green pass spinta alle vaccinazioni”

Secondo Silvio Brusaferro e Giovanni Rezza in Italia il quadro epidemiologico è ancora in miglioramento: l’incidenza è tra le più basse d’Europa e la campagna vaccinale ha ripreso vigore. “Grazie al green pass ieri c’è stato un aumento superiore al 30% delle prime dosi di vaccino”.
A cura di Davide Falcioni
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Prosegue il miglioramento della situazione epidemiologica italiana: è quanto emerge dai dati dell'ultimo monitoraggio settimanale realizzato dall'Istituto Superiore della Sanità secondo cui, malgrado vi sia stato un lieve aumento dell'indice Rt (da 0,83 a 0,85), l'incidenza ha subito un'ulteriore flessione confermando un trend in corso da svariate settimane: nel periodo preso in esame, ovvero dal 4 al 10 ottobre, si sono registrati 29 casi per 100mila abitanti, rispetto ai 34 per 100mila abitanti dello scorso monitoraggio.

Secondo Silvio Brusaferro, presidente dell'ISS, "il nostro paese è in una situazione di progressivo e lento miglioramento" e vanta un'incidenza "tra le più contenute dei paesi europei". L'epidemia in Italia è in fase di decrescita in tutte le regioni e in tutte le fasce d'età, mentre per quanto riguarda l'indice di trasmissibilità Rt "siamo sotto la soglia epidemica di 1, e questo è un dato estremamente importante perché ci consente di prevedere un calo dei nuovi casi. L'età mediana delle nuove infezioni è di 39 anni, quella delle persone che necessitano di un ricovero di 63 anni", mentre in terapia intensiva si finisce mediamente a 66 anni e i morti hanno 81 anni. Un dato positivo è anche quello dei nuovi contagi tra i bambini, che per tutte le fasce d'età – spiega Brusaferro – è in decrescita nonostante la riapertura delle scuole. Prosegue, seppur a ritmo meno sostenuto rispetto ai mesi scorsi, la campagna di vaccinazione: "Sono in crescita le persone tra i 20 e i 29  anni e tra i 12 e i 19 anni che si vaccinano, ma rimangono fasce – tra la popolazione adulta over 50 – con milioni di persone che non hanno ancora iniziato o completato il ciclo vaccinale". Il presidente dell'ISS ha quindi mostrato i dati sull'efficacia dei vaccini: "Il completamento del ciclo è estremamente protettivo rispetto al rischio di ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva e decesso. La copertura del rischio di infezione è anch'essa molto alta e pari al 78%".

Anche Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute, conferma il buon andamento dell'epidemia in Italia: "La situazione è piuttosto buona. Nel resto d'Europa, soprattutto nei paesi dell'est, l'incidenza dei virus è più alta. Le note positive continuano ad arrivare dalla campagna vaccinale: ieri, come ha detto il generale Figliuolo, sono state somministrate oltre 70mila prime dosi, con un aumento di più del 30% rispetto ai giorni precedenti. La copertura della popolazione over 12 è superiore all'80% per quanto riguarda il ciclo completo.  Il combinato tra vaccinazione e comportamenti prudenti sta premiando il nostro paese". Secondo il professor Rezza l'aumento delle prime dosi di vaccino fatti registrare ieri "fa pensare che il green pass abbia avuto un effetto positivo".

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